La Juventus, alle prese con le vicende Paul Pogba e Nicolò Fagioli, è orientata ad acquistare un nuovo centrocampista durante il mercato di gennaio. In tal senso, i nomi di Lazar Samardzic e Khephren Thuram sembrano i più appetibili sul taccuino del Football Director, Cristiano Giuntoli.
UNA NECESSITÀ NUMERICA
La Juventus non si può nascondere: il centrocampista è una priorità assoluta della dirigenza in virtù non tanto di rinforzare la rosa in vista del mercato di gennaio, quanto piuttosto di rimpolpare numericamente l’organico. Già, perché la fresca notizia della squalifica di 7 mesi di Nicolò Fagioli è la seconda tegola cascata sulla testa del club dopo l’accertata positività al doping di Paul Pogba. Due nomi non esattamente casuali, tra l’altro: il primo, valore Transfermarkt di 35 milioni di euro, era stato nominato miglior giovane della scorsa edizione di Serie A, il secondo, nei piani della dirigenza, sarebbe stato il faro del reparto, nonchè stella assoluta della squadra con il numero 10 sulle spalle.
E con i soli Locatelli (attualmente non brillante), Rabiot (finora lontano dai livelli della scora stagione), Miretti (ancora in attesa di sbocciatura), McKennie (forse il più positivo ad oggi) e Nicolussi Caviglia (deve ancora debuttare, quest’anno) appare difficile pensare di perseguire in totale serenità gli obiettivi preposti.
Per questo motivo, Giuntoli è molto attivo sul mercato, tanto che i nomi di centrocampisti accostati alla Juventus per la prossima sessione di mercato si sprecano: c’è il sempreverde De Paul – che in realtà, all’Atletico, performa sempre ottimamente – il nuovo nome, Emil Hojbjerg – che probabilmente può arrivare solo a condizioni vantaggiose, vista l’età – e poi i due nomi più intriganti e, per certi versi, percorribili: Khephren Thuram e Lazar Samardzic.
Ciò che hanno in comune questi profili è la posizione ed il ruolo in campo: mezzeali. Per il resto delle caratteristiche, difatti, sono piuttosto diversi tra loro. Eppure ciascuno, con i propri limiti e con le proprie caratteristiche, potrebbe fornire un grosso apporto alla Juventus in una zona del campo che, da tempo, rappresenta il punto debole della squadra.
KHÉPHREN THURAM, UNA MEZZALA CHE RICORDA POGBA
Khéphren, fratello di Marcus che stiamo imparando a conoscere in questi mesi, è un classe 2001 e veste la maglia del Nizza dal 2019, club col quale ha maturato la bellezza di 119 presenze.
Thuram è un profilo interessantissimo sul quale non si sono posati solo gli occhi della Serie A ma anche della Premier League con il Liverpool in prima fila. Questo, perché il giovane calciatore francese possiede spiccati doti fisiche e atletiche unite ad una tecnica di base di buonissimo livello che lo rendono un centrocampista totale. Strappa, domina col fisico, recupera palloni, porta palla, e calcia: Khéphren Thuram in campo è un box-to-box discretamente elegante con margini ampissimi. E ricorda, in alcuni aspetti, il giovanissimo Pogba che si affacciò all’avventura juventina nel 2012.
É appetibile sul mercato in quanto il suo contratto vedrà scadenza nel 2025 e, perciò, la finestra invernale del 2024 rappresenta l’ultima opportunità per il Nizza di strappare un accordo economico discretamente vantaggioso.
Innamorato calcisticamente del ragazzo è anche Fabio Cannavaro che lo ha recentemente sponsorizzato in un’intervista
"In che squadra di Serie A vedrei bene Thuram? Ovunque. Fossi un club italiano lo prenderei subito, farebbe comodo a tutti".
LAZAR SAMARDZIC, L’INTER NON ERA DESTINO?
L’altro nome, invece, lo conosciamo tutti. E non solo per l’arcinota trattativa arenatasi alle ultime battute che lo aveva quasi portato a vestire il nerazzurro.
Il talento di Lazar Samardzic (vedasi il gol realizzato contro il Napoli qualche settimana fa) è sotto gli occhi di tutti, tant’è che l’Inter stessa aveva fatto di tutto per tentare di assicurarselo. Centrocampista elegante, mancino e dal piede caldo, Samardzic è un centrocampista classe 2002 col vizio del goal e margini di miglioramento colossali. Il suo nome, mediaticamente, ha smesso di suscitare clamore forse per la sfortunata vicenda relativa al mancato trasferimento a Milano ma il suo ardore in campo è rimasto lo stesso, così come la voglia di misurarsi con certi palcoscenici. Samardzic è infatti titolare inamovibile della formazione di Sottil con ottimi risultati (già due gol quest’anno, ndr).
In rapporto al suo quasi coetaneo Thuram, è sicuramente più elegante palla al piede, più offensivo sul rettangolo di gioco, più votato al goal ma anche meno coinvolto nella fase difensiva e nei recuperi – tanto da essere stato schierato persino trequartista o attaccante nella scorsa stagione.
In termini economici, un suo ipotetico acquisto è da considerarsi forse più alla portata rispetto a quello del francese per costi di cartellino e ingaggio – nonostante un contratto ancora lontano dalla scadenza, datata 2026.
SAMARDZIC O THURAM?
Ragionando su costi, possibilità, ambientamento e identità di gioco, probabilmente il serbo Samardzic rappresenta il match perfetto per questa Juventus.
In primis, per un fattore ambientale: arrivare a metà campionato è sempre complesso e conoscere già la lingua, il paese e il campionato sono vantaggi che rendono l’adattamento sicuramente più rapido ed efficace. Non è da sottovalutare, inoltre, l’interessante intesa che si creerebbe con i compagni di Nazionale, Kostic e Vlahovic. In generale, anche in campo, individuare un calciatore propenso alla giocata, all’ultimo passaggio è ciò che serve davvero alla Juventus di Allegri, spesso tacciata di povertà tecnica in quella zona del campo. Samardzic aggiungerebbe quel brio alla manovra che attualmente nessun centrocampista in rosa può dare. E dulcis in fundo, il fattore economico: di Samardzic si conosce già orientativamente il prezzo (l’Inter aveva l’accordo a 16+2 di bonus) mentre per Thuram c’è da scavalcare una forte concorrenza e c’è da giocare sul prezzo.
In conclusione, è bene puntualizzare come i due potrebbero coesistere, rivelandosi entrambi pedine preziose per la Juventus. E chissà che il club bianconero non decida di farsi un regalo, assicurandosi uno dei due per gennaio e puntando all’altro in estate.