Negli ultimi otto anni la Juventus ha dato un chiaro e limpido esempio di cosa voglia dire avere una mentalità vincente in ogni ambito di competenza. Dopo essersi rialzata dalla tremenda batosta della Serie B e da due stagioni inconcludenti, la società torinese non si è fermata, dando prova di grande professionalità. Difatti negli anni a venire la Juventus è diventata una vera e proprio corazzata, in grado di vincere tutto in Italia, di competere in Europa, ma soprattutto di rimanere in maniera costante sui livelli più alti. Lo stesso Guardiola ha elogiato in una recente intervista il club bianconero, dicendo come sia sempre stato al top negli ultimi dieci anni, al pari di Bayern Monaco e Barcellona e quanto il suo modello vada seguito per ottenere sempre un rendimento e dei risultati vittoriosi costanti.
La Juve è riuscita a fare ciò soprattutto grazie alla sua dirigenza, in particolar modo per il lavoro di figure come l’ex Marotta, Paratici e Nedved, da molti considerati i veri top player dei campioni indiscussi d’Italia. Due sono le parole chiave in quel di Torino: serietà e lungimiranza, entrambe fondamentali per la creazione di un processo duraturo e vincente. Infatti, se da un lato non è mai mancato l’arrivo in bianconero di grandi campioni (Ronaldo su tutti) dall’altro lato non si può dire che la Juventus non sia stata attenta a seguire giovani dallo spiccato talento per provare a renderli i fenomeni del domani.
I due nomi più importanti non possono che essere Bentancur arrivato all’età di 20 anni dal Boca Juniors, con una personalità e dei margini di miglioramento impressionanti, e Moise Kean sempre più nuova pietra miliare dei bianconeri e della nazionale. Kean ha aperto in Italia la strada per i ragazzi nati nel terzo millennio, segnando il primo gol a Bologna, confermandosi nella stagione scorsa con l’Hellas Verona e in questa attuale con la maglia ben più impegnativa della Juventus.
Ora Paratici starebbe puntando su due talenti ancora più giovani, già pronti per alcuni a dominare in futuro. Il primo nome sul taccuino del dirigente bianconero è quello di Lucien Agoume, classe 2002, del Sochaux, sul quale però ci sarebbe un forte interesse anche di Lione, Barcellona e PSG. Seconda quanto riportato da Tuttosport il piano della Juve sarebbe quello di prenderlo, per poi girarlo in prestito (preferibilmente in Italia) o magari farlo crescere e maturare all’interno dell’U23.
L’altro invece corrisponde al nome di Ryan Gravenberch, olandese, sempre del 2002, ed ennesimo tassello privilegiato del settore giovanile dell’Ajax, squadra con la quale è in scadenza nel 2020. Il giocatore è considerato un possibile nuovo Pogba e la Juventus non vorrebbe farselo sfuggire, magari iniziando le trattative proprio durante il delicato quarto di finale di Champions League contro i “Lancieri”.
Insomma con il possibile arrivo in estate di Joao Felix la strada per il futuro sembra già esser pronta.