Lecce-Napoli 1-2, le pagelle: Di Lorenzo trascinatore, Falcone sbaglia

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Al Via del Mare di Lecce, i padroni di casa sfidano la capolista Napoli, in cerca di conferme per l’impegno di Champions League di mercoledì contro il Milan. Gli azzurri, però, non steccano e portano a casa tre punti. Mattatore della serata Di Lorenzo: capitano, goleador, trascinatore e anima di una squadra che ora aspetta solo la coccarda su una stagione da incorniciare. Ma il Lecce non fa una brutta figura. Anzi, combatte e mette alle corde il Napoli, salvo poi complicarsi la vita con un autogol di Gallo.

PAGELLE LECCE

Falcone 4.5: Il Lecce di solito è abituato ad affidarsi ai suoi guantoni, ma quest’oggi appare appannato e disattento su entrambe le reti. Molto grave l’errore sul secondo gol.

Gendrey 6: Dalle sue zone si aggira un Kvaratskhelia compassato, probabilmente col freno a mano tirato in vista Champions, quindi ha vita più semplice. Certo, anche lui ci mette del suo con chiusure pulite ed efficaci.

Umtiti 6.5: Si alterna tra ottimi interventi difensivi e tentativi di essere urticante in attacco, specie sulle palle aeree in cui si mostra particolarmente pericoloso.

Baschirotto 6.5: Indossa i panni da paladino della difesa salentina e chiude spesso e volentieri la porta in faccia al Napoli.

Gallo 5: Paga cara una disattenzione banale da cui scaturisce il suo autogol, che vale il 2-1 per il Napoli. Soffre non poco Lozano per tutto il tempo che il messicano si muove dalle sue zone.

Gonzalez 6: Gioca una partita attiva e propositiva, facendo valere la freschezza e la piccantezza delle sue giocate. Baroni lo richiama per disegnare un Lecce più solido e fisico (dal 71′ Helgason 6: Cerca di far sentire la sua presenza in ogni occasione aerea che capiti dalla meta campo in su, ma spesso finisce per essere superato da un Napoli più prestante e incisivo).

Hjulmand 6: Spazzino di centrocampo con il compito di essere la controfigura di Anguissa e cercare di contrastarlo dal punto di vista fisico. Si rivela utile per le ripartenze rapide dei suoi.

Maleh 5.5: Non precississimo nelle scelte di gioco, suo il primo tiro della partita, su cui Meret è chiamato all’intervento plastico. Ma oltre quello, poco più (dall’80’ Askilsen s.v.).

Oudin 6: Qualche squillo su piazzato e qualche sparuto tentativo in ripartenza, ma mai nulla che possa davvero spaventare la retroguarda del Napoli (dall’80’ Strefezza s.v.).

Ceesay 5.5: La traversa gli nega la gioia del gol, ma dagli sviluppi di quell’azione scaturisce la rete di Di Francesco. Lotta tanto, realizza poco, esce dal campo stremato (dal 79′ Voelkerling Persson s.v.)

Di Francesco 6.5: Si prende il gol con una grinta stoica, infilandosi tra le maglie del Napoli e girandosi in un batter d’occhio per infilzare Meret (dall’89’ Banda s.v.).

All. Baroni 6: Combattere il fuoco con il fuoco non è sempre la strategia migliore, ma quest’oggi poteva esserlo. Il suo Lecce non ha paura: attacca in massa, difende bene, ci crede fino all’ultimo istate ed esce sconfitta ma con grande onore. Domenica ci sarà lo scontro diretto contro la Sampdoria e con questo atteggiamento le percentuali di vittorie sarebbero molto alte.

PAGELLE NAPOLI

Meret 6: Chiamato subito in causa, risponde presente su un Lecce che parte forte e non mostra timori verso la capolista.

Di Lorenzo 7.5: La rete del vantaggio è pesante come un macigno, sia per l’assenza di Osimhen, sia per il morale di una squadra che aveva bisogno di una giocata da parte di un elemento cardine dello spogliatoio come il capitano.

Rrahmani 6: Si prende sotto cura Ceesay limitandolo e disinnescandolo come ha dimostrato di saper fare.

Kim 6.5: Rapido e intelligente a trovare la palla giusta da cui scaturisce la rete di Di Lorenzo, tante volte provvidenziale in fase difensiva. La solita sicurezza.

Mario Rui 6: Ogni qual volta ne ha opportunità prende il motorino e ribalta le azioni difensive in offensive. Oggi non si registra molto pericoloso in zona gol, ma in compenso si fa valere sotto l’aspetto psicologico (dal 94′ Oliveira s.v.).

Anguissa 6.5: Dalla cintola in su il Napoli eccelle in centimetri e tecnica, ma non in fisicità e robustezza. Senza Osimhen a fare da totem in attacco, è lui ad essere il totem al quale affidarsi nei momenti di difficoltà nella manovra.

Lobotka 7: Ennesima partita in cui dimostra che probabilmente ha tre polmoni e più gambe di quante non si vedano. Sempre impeccabile, dall’attacco alla difesa, sia in veste di geometra e rifinitore, che di maratoneta per i ribaltamenti di fronte.

Elmas 5.5: Cerca di accendere la lampadina del suo genio, sembra abile a colpire all’improvviso, ma oggi riesce ad essere solo scintilla, che non si infiamma mai del tutto.

Lozano 6: Tanto ispirato e sempre pericoloso tra le linee di una difesa, quella del Lecce, molto fisica e solida ma che soffre i giocatori con le sue qualità fisiche. Non arriva al gol, ma lascia il campo dopo una prestazione positiva (dal 66′ Ndombele 6: Non entra benissimo in partita, guadagnandosi un’ammonizione dopo poco più di 5′ per mettere una toppa ad un suo errore. Diffidato, salterà la sfida contro il Verona di sabato prossimo).

Kvaratskhelia 6: Non è il solito Kvara che si conosce, un po’ perchè non è fisicamente al 100%, un po’ perchè si trattiene in vista dell’impegno di mercoledì sera (dal 94′ Zerbin s.v.)

Raspadori 5.5: Le molte panchine si sentono e appaiono appesantirlo nelle scelte di gioco. Non una brutta partita, ma abbastanza anonima (dal 65′ Simeone s.v.) (dall’81’ Politano s.v.)

All. Spalletti 6: Chiamato a vincere quando vincere era l’unica opzione, anche nonostante il largo vantaggio in classifica, il suo Napoli dà una grandissima risposta di orgoglio e motivazione.