Il Via del Mare si tinge totalmente di giallorosso. Da un lato i padroni di casa del Lecce del neo allenatore Luca Gotti, alla disperata ricerca di punti per la salvezza. Dall’altro lato una Roma che non può non sfruttare il passo falso di Napoli e Juventus per tentare l’aggancio alla zona Champions e restare in scia di Bologna e Atalanta. Lecce-Roma è il match delle ore 18:00, di questo inedito Lunedì dell’Angelo di calcio.
Dopo una gara intensa e ricca di emozioni, non esulta del tutto nessuna delle due formazioni: finisce 0-0, non senza brividi.
LECCE-ROMA – PRIMO TEMPO
La partita è, di per sè, molto ostica e psicologica. Le due squadre si studiano molto e sembrano quasi aver paura di affondare il colpo. Nella prima mezz’ora, le azioni da gol si contano sulle dita di una mano. Spicca qualche corner, con un’incornata a testa per Bove e Pongracic. L’occasione più ghiotta capita senza alcun dubbio sui piedi di Piccoli, che riceve da Dorgu e dal limite dell’area si gira e conclude di poco a lato.
Ma è sicuramente l’attaccante del Lecce il giocatore più ispirato. Al 40′ il bomber italiano taglia in due la difesa della Roma e colpisce da fuori col mancino: conclusione non irresistibile, ma che costringe comunque Svilar ad intervenire. Allo scadere della prima frazione, un cross dalla destra trova la deviazione di Zalewski, che è rapido ad intercettare, ma non precisissimo, davanti alla porta.
Il brivido che chiude il primo tempo, però, è il piazzato di Angeliño dal limite dell’area. Il mancino radente dello spagnolo fischia accanto il palo, lo scheggia, ma non trova la rete. La prima frazione si chiude sullo 0-0.
LECCE-ROMA – SECONDO TEMPO
In apertura della seconda frazione, De Rossi richiama subito N’Dicka per dare spazio a Hjusen. La scelta di De Rossi va letta con la volontà di tenere la concentrazione al massimo su questa gara, visto che N’Dicka era diffidato e, quindi, è già certo di non esserci contro la Lazio al derby di sabato.
La gara, però, resta su ritmi molto intensi e bollenti. Entrambe le formazioni cercano di sfruttare eventuali defaillance della retroguardia avversaria. La prima azione degna di nota nasce da sviluppi di corner per la Roma, con Zalewski che arriva ad agganciare ma c’è un intervento dubbio di Blin che Falcone: il polacco chiede il penalty, ma per Marcenaro e la sala VAR è tutto regolare. Permangono i dubbi, però, specie per la panchina della Roma.
Lecce sprecone anche al 68′, quando un contropiede tatticamente impeccabile finisce sul mancino di Dorgu, che allarga tantissimo un tiro che era quasi un rigore ravvicinato. La Roma fa un sospiro di sollievo, ma capisce che deve farsi sotto: dopo 1′ arriva il primo squillo della partita da parte di Lukaku, che incorna di poco fuori un cross dalla destra.
Al 71′ è Falcone a prendersi la scena: El Shaarawy serve di tacco per Aouar, che è libero in area, ma il tiro dell’algerino viene schermato dall’estremo dei salentini. La risposta di Luca Gotti è un cambio ultra offensivo: dentro Oudin e fuori Dorgu. All’84’ è De Rossi a provare il tutto per tutto, facendo subentrare Dybala per Baldanzi. I 5 minuti di recupero assegnati alimentano solo la tensione, in una gara intensa e combattuta fino al termine. Ma, al fischio finale, Lecce-Roma finisce 0-0.