A Madrid sono giorni molto caldi, ma non si parla di temperatura. Ad infuocare la capitale spagnola è il calciomercato, che sta regalando un colpo dietro l’altro. Se da una parte ci sono i botti e le pompose presentazioni targate Florentino Perez, dall’altra l’Atlético non vuole farsi trovare impreparato, pur mantenendo un profilo decisamente più basso. I Colchoneros stanno affrontando una delle sessioni di mercato più complicate degli ultimi anni a causa delle cessioni certe di Lucas Hernandez e Diego Godin e di quella non ancora ufficiale di Antoine Griezmann. Come se non bastasse, negli ultimi giorni il Manchester City ha deciso di pagare la clausola di 70 milioni di euro prevista dal contratto di Rodrigo Hernandez, più semplicemente Rodri. Il mediano classe ’96, dopo la sua prima, ottima, stagione a Madrid ha le valigie in mano, ma c’è già il nome del sostituto. Dall’altra sponda di Madrid arriverà Marcos Llorente, pronto a svestirsi dello sfarzo della Casa Blanca per diventare grande in Rojiblanco.
CARRIERA
La carriera di Marcos Llorente (1995) è stata praticamente sempre legata al Real, anche per via della sua famiglia. Suo padre, suo zio e suo nonno, rispettivamente Paco Llorente, Francisco Gento (proprio quel Gento) e Ramon Grosso, sono stati tutti giocatori dei Blancos. Dopo essere entrato nelle giovanili del club nel 2008, il centrocampista madrileno ha collezionato 62 presenze con il Madrid Castilla, esordendo nel 2015 con la prima squadra. L’unica parentesi lontana da “casa” risale a due stagioni fa, con il prestito all’Alaves che gli ha consentito di trovare continuità (38 apparizioni tra campionato e coppa). Nelle ultime due annate non ha trovato lo spazio sperato, né con Zidane né con Solari. Il trasferimento all’Atletico potrebbe rappresentare un punto di svolta nella sua carriera visto che il Cholo Simeone dovrebbe affidargli le chiavi del centrocampo. L’investimento di 30 milioni di euro testimonia ulteriormente che la dirigenza dell’Atlético si aspetta molto dal ragazzo.
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IL CONFRONTO CON RODRI
La cessione di Rodri permetterà all’Atléti di realizzare una plusvalenza monstre di 45 milioni di euro, ad un solo anno dal suo trasferimento dal Villareal. Probabilmente, nemmeno i Colchoneros si aspettavano un tale rendimento da parte del ragazzo, tanto che, secondo alcuni, 70 milioni sono addirittura pochi. Da un punto di vista economico l’operazione è un capolavoro, ma come cambiano le cose in campo? Marcos Llorente è un giocatore molto simile al connazionale, ma forse è addirittura più adatto allo stile di gioco di Simeone. Rodri infatti dispone di un’ottima tecnica, soprattutto negli spazi stretti e sul corto, ma è un giocatore piuttosto statico. Queste caratteristiche sposano alla perfezione l’idea di calcio di Pep Guardiola, che potrebbe renderlo un assoluto top player in quel ruolo. Al contrario, Llorente è meno bravo con la palla tra i piedi, pur disponendo di ottime qualità, ma è molto più rapido e più abile in fase di interdizione. Anche lui con il nuovo allenatore potrebbe fare il grande salto di qualità, visto che il gioco di Simeone si basa molto sulle ripartenze. Chiaramente entrambi i giocatori sono ottimi in fase di impostazione, caratteristica fondamentale per il ruolo di mediano. Llorente tuttavia è più duttile di Rodri e potrebbe trovare spazio anche come mezz’ala, magari con un giocatore fisico alle proprie spalle come Thomas.
La rivoluzione rojiblanca lascia infatti aperte diverse possibilità riguardo allo schema di gioco della prossima stagione. Appena arrivato all’Atlético, Rodri ha saputo caricarsi sulle spalle la squadra con personalità, toccando quota 47 presenze. Ora Marcos Llorente è chiamato a fare lo stesso e il margine di errore è veramente poco. Questa è indubbiamente la più grande chance della sua carriera, dato che il Real non gli ha mai dato una vera occasione. Vincere con la maglia dei rivali sarebbe il miglior modo per riscattarsi.
LE CHIAVI DELLA RIVOLUZIONE
L’acquisto di Marcos Llorente deve servire da esempio per il futuro dell’Atlético Madrid. Da quando si è seduto sulla panchina della sua ex squadra, Diego Simeone non si è mai trovato in una situazione paragonabile a quella attuale. Perdere 4 titolari in un’unica volta è l’incubo di ogni allenatore, specialmente quando si tratta di simboli come capitan Godin o Grizou. Llorente rappresenta l’identikit perfetto del giocatore adatto al Cholo e così devono essere tutti gli uomini che arriveranno quest’estate.
Questa stagione sarà delicatissima per i Colchoneros e non ci si può permettere di sbagliare acquisti. Per questo sarà fondamentale che il tecnico argentino venga coinvolto il più possibile nella ricerca dei sostituti. Non sono ammessi acquisti come quello di Thomas Lemar, arrivato nella scorsa sessione estiva, ma troppo lontano dai dettami tattici degli spagnoli. I nomi che circolano sono quelli di Hysaj e Milenkovic per il reparto arretrato e di Joao Felix o Bruno Fernandes per ereditare il ruolo di rifinitore dietro alla prima punta. La rivoluzione è cominciata, Llorente sarà al centro del gioco, c’è attesa per capire chi sarà al suo fianco.
(Immagine copertina dall’account Instagram dell’Atlético Madrid)