Quella che poteva sembrare una partita abbastanza tranquilla tra una Lazio ormai troppo staccata per raggiungere la zona Champions, e un Milan che ormai ha poco e nulla da dare al campionato (l’unico obiettivo stagionale rimasto ai rossoneri è di fatto l’Europa League), ha invece dato vita a un vero e proprio terremoto, sia in campo che nel post-gara. La direzione arbitrale di Marco Di Bello ha infatti mandato su tutte le furie l’intero popolo laziale, dopo che il direttore di gara brindisino ha sventolato ben 3 cartellini rossi all’indirizzo dei giocatori biancocelesti (Pellegrini, Marusic e Guendouzi).
Mattatore assoluto per i rossoneri è stato Pulisic, che ha di fatto provocato la prima e la terza espulsione di una partita surriscaldatasi a livelli estremi, specialmente nei minuti finali. A far discutere inoltre, non è stata solo la gestione dei cartellini, ma anche un presunto rigore non concesso alla Lazio in seguito a un’uscita scomposta di Maignan ai danni di Castellanos.
Proprio quest’ultimo episodio costituirebbe la goccia capace di far traboccare il vaso del presidente dei capitolini, Claudio Lotito, che secondo quanto riporta il CdS avrebbe a lungo meditato sulla possibilità di far rigiocare Lazio-Milan. Infatti, giudicando come “errore tecnico” il mancato rigore per il contatto tra il portiere francese ed il centravanti argentino, Lotito si sarebbe consultato con il proprio legale per capire se fosse possibile utilizzare il già citato errore tecnico come base sufficiente per far annullare l’incontro. Non essendoci tuttavia le condizioni necessarie per far ciò, il patron biancoceleste starebbe dunque pensando di intraprendere una causa legale a carico di ignoti.