Sono clamorose le notizie che arrivano dalla Palestina. Secondo gli ultimi aggiornamenti, è morto il commissario tecnico olimpico della nazionale palestinese, Hani Al-Masdar. L’allenatore è rimasto ucciso in un bombardamento nella Striscia di Gaza. Si tratta di una tragedia tremenda. Infatti, l’uomo in questione era uno dei punti di riferimento del calcio palestinese. Oltre a questo contava di tanta stima da parte di tutti gli addetti ai lavori nel pianeta calcio.
IL COMUNICATO DELLA FEDERAZIONE PALESTINESE
Questa è la prima parte del comunicato con cui la Palestina annuncia la morte del suo commissario tecnico:
Per annunciare la sua morte, la federazione palestinese ha pubblicato un comunicato stampa molto duro. Ecco la nota ufficiale: “La comunità sportiva palestinese si è svegliata questa mattina, sabato, con una nuova tragica notizia, con il martirio del capitano Hani Al-Masdar, “Abu Al-Abd”, ex calciatore e allenatore generale della squadra olimpica nazionale, colpito dalle schegge di un missile sganciato da un aereo d’occupazione vicino alla sua casa nel villaggio di Al-Masdar, nel Governatorato Centrale della Striscia di Gaza. Il quarantaduenne ha lasciato un segno distintivo negli stadi palestinesi come giocatore e allenatore. Quindi la sua perdita costituisce un grande dolore nel cuore della sua famiglia e dei suoi tifosi, e un’altra nuova perdita per il calcio palestinese. L’elegante centrocampista, proprietario di passaggi magici, leadership, personalità positiva e morale elevata, ha iniziato la sua carriera come giocatore nelle fila dell’Al-Maghazi Club. Per poi unirsi alle fila del Gaza Sports Club fino al suo ritiro dal gioco nel 2018“.
PALESTINA, LA PROSECUZIONE DEL COMUNICATO
Di seguito, proponiamo le continua del comunicato della federazione della Palestina:
“La morte di Hani Al-Sadr arriva in un momento in cui l’occupazione continua la sua aggressione contro il nostro popolo palestinese, che si è intensificata negli ultimi tre mesi, fino a includere tutti gli aspetti della vita, compresa la vita sportiva, dal martirio degli atleti e la presa di mira degli sport strutture, oltre a casi di arresti e lesioni. Dal 7 ottobre sono stati uccisi circa 88 tra giocatori e giocatrici di vari sport di squadra e individuali, di cui 67 nel calcio, sono stati uccisi più di 24 amministratori e tecnici. Mentre sono stati arrestati 8 esponenti del movimento sportivo, oltre a essere presi di mira più di 15 impianti sportivi“.