Mancini: “Al Mondiale potevamo giocarcela, spero sia l’anno di Chiesa e Zaniolo”

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Roberto Mancini, c.t. della Nazionale, ha parlato in una lunga intervista esclusiva ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. L’allenatore si è soffermato sul Mondiale in Qatar appena disputato, sul futuro della Nazionale italiana e anche della nostra amata Serie A:

Ovviamente è facile parlare dopo, ma ho sempre detto che l’Italia puntava a vincere il Mondiale e oggi lo ripeto, avremmo potuto giocarcela. Credo che l’esito sia stato giusto, per un campione come Messi. Tutto sommato è stato un torneo anomalo; troppo poco tempo per prepararlo e alcune squadre ne hanno risentito. Per quanto riguarda ciò che le squadre hanno mostrato, è stato sicuramente un Mondiale più dei giocatori che del gioco, ma a volte si tratta anche di sfortuna, come nel caso della Spagna, che invece come proposta in campo è una delle migliori. Un numero sempre maggiore di calciatori possiede caratteristiche più difensive e di copertura, e questo si riflette molto sulle dinamiche di gioco“.

SULLA NAZIONALE

“Io credo che, se ci siamo tutti, il modulo più adatto alle nostre caratteristiche sia il 4-3-3, sfruttando i calciatori bravi nell’uno contro uno e i terzini di spinta che abbiamo, come Spinazzola. Spero di recuperarlo per marzo; dopo un infortunio così, ci vuole almeno un anno per tornare come quelli di prima. Zaniolo per esempio, è tornato in forma e sarà molto importante. Lui può fare la mezz’ala, l’esterno offensivo, la seconda punta e nelle ultime partite l’ho visto migliorato anche nella capacità di giocare con la squadra. Anche Miretti ha qualità che lo rendono un calciatore molto duttile.

Alla fine anche il miglior centravanti è quello che sa occupare l’area, andare sull’esterno e aiutare i centrocampisti. Noi abbiamo Scamacca che sta giocando con continuità e può veramente fare bene; la Premier ti dà quel qualcosa in più che negli altri campionati manca. Raspadori invece gioca un po’ meno, ma sta migliorando anche così; ha cambiato la sua mentalità. Spero che il 2023 possa essere l’anno di Chiesa e Zaniolo; dopo l’Europeo non li ho praticamente mai avuti e con loro e il gruppo al completo possiamo davvero ripartire“.

SULLA SERIE A

Il Napoli ha stupito tutti, ma non direi che il campionato è chiuso. Alla fine un momento di difficoltà arriva per tutti, nessuno escluso; ma diciamo che con un filotto di tre vittorie metterebbero una seria ipoteca. Su Kvara mio figlio Andrea parlava di un potenziale fenomeno già cinque anni fa, ma la forza del Napoli sta nel gruppo e nelle capacità dell’allenatore. Per le inseguitrici sarà difficile; devono correre tanto e forte. Al Milan per esempio serve dare del tempo a De Ketelaere, perché è forte, ma anche molto giovane; ha bisogno di ambientarsi. Io lo vedo più come una mezzala offensiva. Significativo sarà anche il ritorno di Lukaku, che all’Inter è mancato molto. Può trarne grande vantaggio, se tornerà quello di due anni fa, soprattutto sul piano fisico. Può giocare anche insieme a Dzeko, ma con Lautaro lo vedo meglio; si completano“.

MatteoM
Scritto da

Matteo Petrera