Felici: "Cagliari era nel mio destino. Mancosu un mentore per me"

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Mattia Felici, giovane talento del Cagliari, ha rilasciato un'intervista a Radiolina, raccontando il suo percorso e le sue ambizioni. Il calciatore romano, cresciuto nelle giovanili della Lazio, ha svelato alcuni retroscena della sua carriera e ha parlato delle sue sensazioni sull'esperienza in Sardegna.

Di seguito le sue parole.

MANCOSU - "Ho avuto la fortuna di lavorare con Mancosu a Lecce. È stato un po' come un mentore per me, mi ha dato tanti consigli e mi ha aiutato a crescere. Purtroppo, i suoi problemi di salute ci hanno separati, ma il suo supporto è stato fondamentale".

DA ROMANISTA ALLA LAZIO - "La rivalità tra Roma e Lazio è qualcosa di speciale. Ho avuto la fortuna di viverla da vicino, anche se all'epoca ero troppo giovane per capirne a fondo le dinamiche. È stata un'esperienza che mi ha fatto crescere".

LA SVOLTA - "La partita contro il Verona è stata un punto di svolta per me. Sentivo che stavo sbloccadomdo una situazione difficile e che finalmente stavo trovando il mio posto in squadra".

ATALANTA - "Ci aspetta un periodo intenso, con tre partite fondamentali. Dobbiamo affrontare ogni sfida con la massima concentrazione e determinazione. L'Atalanta sarà una dura prova, ma siamo pronti".

DESTINO - "Sembrava quasi scritto nel destino. La mia fidanzata aveva questa sensazione, e suo padre, un tifoso sfegatato del Cagliari, mi ha accompagnato in questo percorso, anche se non c'è più. È un legame speciale quello che mi unisce a questa città".

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Scritto da

Davide Caruso