Weston McKennie, benzina fresca per il centrocampo juventino

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Dopo Arthur e Kulusevski, sembrerebbe raggiunto l’accordo anche per il terzo acquisto stagionale della Juventus: Weston mckennie. Il 22enne americano arriva a Torino in prestito oneroso a tre milioni con diritto di riscatto fissato a diciotto. Andrea Pirlo, quindi, si trova di fronte al primo vero investimento sotto la sua gestione, iniziata poco più di due settimane fa.

Per alcuni è stato visto come un colpo “low cost”, ma il giovane talento americano è molto di più. Potrebbe rappresentare una chiave tattica interessante per Pirlo, se riuscirà a farlo coesistere con gli altri elementi del centrocampo. Duttilità e sacrificio al servizio di una Juventus che cerca di ripartire dalle giovani leve emergenti.

ORIGINI E OBIETTIVI

Ho sempre voluto essere il migliore, dall’America all’Europa: altro che football americano alla fermata dell’autobus, prima della scuola c’era il calcetto al parco.

Un ragazzo dalle idee chiarissime. McKennie nasce il 28/08/1998 in Texas, anche se fin dall’infanzia trascorre del tempo in Germania, precisamente a Kaiserslautern, per il lavoro del padre. Nel 2016 si trasferisce dal Dallas allo Schalke 04 a parametro zero e, dopo un anno di apprendistato, viene promosso in prima squadra a diciannove anni.

Fin da subito si impone nel club tedesco grazie alla sua forza fisica (185 cm / 82 kg) unita ad una discreta tecnica di base. Nell’ultima Bundesliga in 28 partite ha siglato 3 gol, giocando prevalentemente in un centrocampo a due, accanto ad un playmaker d’impostazione. Nonostante gli otto cartellini rimediati, è un giocatore che riesce a mantenere lucidità, basti vedere l’80,9% di precisione passaggi nell’ultima stagione. (fonte: WhoScored.com)

Un limite che però ha frenato la sua esplosione è sicuramente la scarsa concentrazione in momenti determinanti. Sono parecchie le situazioni in cui Mckennie “spegne la lampadina”, commettendo errori puerili che costano punti alla squadra. Anche se, la maggior parte delle volte, grazie alla sua fisicità imponente riesce a rimediare, infatti mediamente non perde più di due palle chiave a partita.

MCKENNIE E LA JUVE

E come si potrà inserire nel centrocampo juventino? Sicuramente Pirlo saprà incastrare il tutto, anche perchè le chiavi di svolta sono molteplici. Come detto dal Maestro, la Juve imposterà a tre: in carriera Mckennie ha ricoperto anche il ruolo di centrale difensivo, quindi potrebbe scalare lui per impostare da dietro. I due centrali scalano, Mckennie si allarga sulla sinistra lasciando spazio ai terzini di salire e imposta l’azione partendo di lì, come Veretout nella Roma di Fonseca.

Un’altra soluzione può essere l’impiego di Arthur perno del centrocampo. In questo caso, Bentancur e McKennie diventerebbero le mezzali, senza compiti d’impostazione. i due centrali si allargano, Arthur si inserisce nello spazio ad impostare e le due mezzali giocano tra le linee, offrendo ulteriori soluzioni offensive per il gioco della squadra.

Una cosa è certa: per la sua Juve, Andrea Pirlo sta cercando giocatori duttili, adattabili a più situazioni nella stessa partita. Nei tifosi cresce l’attesa nel vedere la squadra all’opera, negli addetti ai lavori aumenta la curiosità. Saprà confermare e rispettare le aspettative il giovane americano? Tutto il mondo Juventus se lo augura, per dare il via ad un nuovo, vincente ciclo.

(Fonte immagine in evidenza: sito ufficiale Schalke 04)

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Lorenzo Alutto