Finalmente ci sono nuove notizie sul caso Benjamin Mendy e sul Manchester City. Il club inglese aveva smesso di pagare lo stipendio al suo calciatore quando egli era stato accusato di stupro. Stiamo parlando di vicende accadute ben 3 anni fa, precisamente nell’agosto del 2021. Negli scorsi giorni, la giudice del tribunale del lavoro Joanne Dunlop è stata chiara: il Manchester City aveva tutto il diritto di sospendere il suo stipendio durante il periodo di custodia cautelare, che però ricopre solamente 5 dei 22 mesi della richiesta. Durante i restanti 17 mesi, il francese era pronto e disponibile per lavorare, ma non gli è stato permesso perché era stato squalificato dalla FA. Nonostante ciò, egli aveva diritto di lavorare e, nonostante non gli fosse permesso, avendo un contratto il Manchester City aveva l’obbligo di retribuirlo fino alla scadenza di esso.
Oltre a non essere stato pagato, Benjamin Mendy ha visto la sua carriera andare sempre più in declino, basti pensare che attualmente è in forza al Lorient, club di seconda divisione francese, mentre prima giocava in una delle squadre più forti del mondo.
Inoltre, sono state rese pubbliche le testimonianze di Mendy in tribunale, vediamole insieme:
MENDY - “Raheem Sterling, Bernardo Silva e Riyad Mahrez mi hanno prestato dei soldi per aiutarmi a pagare le mie spese legali e a sostenere la mia famiglia. La mia vita è stata stravolta per sempre. Diversi giocatori della prima squadra del Manchester City, compreso il capitano del club, erano tutti presenti alle feste a cui ho partecipato e organizzato. Tutti bevevamo alcolici. Tutti abbiamo avuto relazioni occasionali con donne. Abbiamo tutti infranto le restrizioni del COVID-19. Questo non giustifica il mio comportamento, ma penso che sia ingiusto che il Manchester City mi abbia preso di mira come ha fatto. La differenza tra me e gli altri giocatori del Manchester City è che io sono stato falsamente accusato di stupro e umiliato pubblicamente".