Klinsmann sullo Scudetto nel derby: "Sogno, ma non ossessione"

single

Jurgen Klinsmann, ex attaccante nerazzurro dal 1989 al 1992, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha affrontato il tema derby e della possibilità nelle mani dell'Inter di arrivare alla seconda stella in caso di vittoria contro i cugini del Milan.

SCUDETTO NEL DERBY, QUANTO IMPORTANTE? - "Diciamo che è una circostanza favolosa… quasi un sogno. Ma non diventerà certo un’ossessione: l’importante è che lo scudetto arrivi. Per renderci conto della grandezza di questa stagione, bisogna pensare che non ci chiediamo più se l’Inter vincerà, ma quando lo farà”.

STATI D'ANIMO DELLE DUE SQUADRE AGLI ANTIPODI - "A San Siro si azzera tutto, si riparte da zero. Poi in campo ci sono dei valori precisi, la stagione ha detto che l’Inter è la squadra migliore. Il derby, però, è davvero un piane sconosciuto, senza certezze. Figurarsi questo…”.

UN'IMMAGINE IMPRESSA DI UN DERBY - “L’attesa. La gente che, mentre sei in coda in macchina, ti dice: ‘Segna per noi Jurgen’. Era tensione sempre positiva, ti metteva energia. Ho segnato un solo gol al Milan, nel mio penultimo derby dopo due stagioni cui non c’ero riuscito: era il dicembre del ’91 e io l’uomo più felice del mondo. Poi però pareggio di Van Basten e… 1-1”.