La Juventus espugna San Siro e ottiene una vittoria fondamentale soprattutto a livello psicologico. Contro il Milan – in dieci dal quarantesimo per una sciocca espulsione di Thiaw – basta un gol di Locatelli.
LE PAGELLE DEL MILAN
Mirante 6.5: inoperoso per un tempo, la deviazione sul gol di Locatelli lo mette fuori causa. Provvidenziale due volte su Vlahovic.
Calabria 5.5: il Milan non attacca dal suo lato, in difesa resiste come può. Un paio di chiusure degne di nota non mascherano alcuni cross imprecisi. (Dal 78′ Kjaer s.v.).
Tomori 6: bravo nella prima aggressione: fino all’espulsione del suo compagno di reparto Thiaw, il difensore inglese va a prendere gli attaccanti della Juventus oltre la sua metacampo. Secondo tempo inevitabilmente più difficile, ma è tra i migliori.
Thiaw 5: il suo sarebbe un signor primo tempo se non fosse per l’espulsione rimediata al quarantesimo. Il cartellino rosso sventolatogli in faccia è tanto giusto quanto ingenuo: troppo facile per Kean raggirarlo con una finta. Un errore che condiziona la gara.
Florenzi 5.5: guarda le spalle a Leao, Weah lo mette in difficoltà.
Musah 6: ci mette corsa e dinamismo, va premiato quantomeno l’impegno.
Adli 6: sorprende la buona fase di interdizione, bravo nell’orchestrare i palloni che gli capitano tra i piedi. (Dal 59′ Krunic 5.5: sua la deviazione che mette fuori causa Mirante sul gol della Juventus).
Reijnders 5.5: troppo timido, con la superiorità numerica i suoi inserimenti avrebbero potuto creare qualche grattacapo in più all’attenta difesa juventina. (Dal 78′ Romero s.v.).
Pulisic 5.5: quarantatré minuti opachi. Pioli lo sostituisce prima dell’intervallo per correre ai ripari dopo l’espulsione di Thiaw. (Dal 43′ Kalulu 6: da terzino e da centrale, rischia praticamente mai).
Giroud 6: lotta e sgomita, anche se Bremer tiene più che bene. Il suo diagonale al 14′ è l’occasione più pericolosa della partita del Milan e chiama Szczesny al grande intervento. (Dal 59′ Jovic 5.5: annullato, per niente incisivo).
Leao 6.5: quando la palla arriva sui suoi piedi San Siro aumenta i decibel e il ritmo del Milan si alza. Sgasa, dribbla e crossa, ma troppo spesso in area non trova compagni da servire.
All. Pioli 5.5: prepara bene la partita, l’ingenuità di Thiaw condiziona ovviamente la gestione della partita. Forse prematura la sostituzione di Giroud.
LE PAGELLE DELLA JUVENTUS
Szczesny 6.5: deve parare solo un pericoloso tiro di Giroud, missione facile solo a dirsi: a conti fatti il suo è un intervento salva risultato.
Gatti 5.5: prova a fermare Leao con le cattive e spesso non bastano nemmeno quelle. In difficoltà, ma contro un avversario del genere è comprensibile. (Dal 78′ Huijsen s.v.).
Bremer 7: granitico su Giroud, impeccabile su Jovic. La sua è una gara d’altri tempi: quelli del Torino.
Rugani 6: il Milan attacca poco dal suo lato, ordinato quando gli viene richiesto.
Weah 6: il più richiamato dai suoi compagni. In avvio di gara bada troppo poco alla fase difensiva e a Leao, aggiusta il tiro dopo alcune strigliate, migliora sensibilmente nella ripresa. (Dal 83′ Miretti s.v.).
McKennie 5.5: si fa ammonire ingenuamente e sparacchia in curva un tiro da posizione più che favorevole.
Locatelli 6.5: decide la contesa con un destro coraggioso e deviato. Ordinato a centrocampo, belle le sue sventagliate.
Rabiot 5.5: in una partita del genere, con tanti spazi da attaccare in profondità, ci si aspetterebbero le sue cavalcate, e invece il centrocampista francese è assente ingiustificato.
Kostic 6: propositivo come pochi compagni, una sventola dal limite spaventa Mirante. (Dal 55′ Cambiaso 6: propositivo, buono il suo impatto alla gara).
Milik 5: in difficoltà, spesso si abbassa a centrocampo per ricevere il pallone ma oltre ad essere poco servito è anche troppo impreciso. (Dal 78′ Chiesa s.v.).
Kean 6.5: con un bel guizzo fa espellere Thiaw. Si galvanizza e pochi minuti dopo per poco non porta in vantaggio la Juventus. (Dal 55′ Vlahovic 6: vicino al gol in due occasioni, solo Mirante lo ferma).
All. Allegri 6.5: resiste alle iniziali avanzate del Milan, poi a semplificargli la gara ci pensa Thiaw. Cambi giusti e puntuali, c’è la sua firma in una vittoria che pesa tanto.