La Juventus ha terminato una stagione complicata, che l'ha vista chiudere al terzo posto in classifica nonostante non avesse coppe da giocare. Nel finale ha trovato per lo meno la vittoria della Coppa Italia, trofeo che mancava da tre anni. Adesso l'obiettivo è quello di preparare nel migliore dei modi il prossimo anno, con la speranza di poter fare bene anche in Champions League. Nel frattempo, dal ritiro della Polonia, Arkadiusz Milik ha parlato ai microfoni di Sportwefakty, analizzando la stagione della Vecchia Signora ed esponendo il suo punto di vista sull'esonero di Allegri. Di seguito le dichiarazioni.
LE PAROLE DI MILIK
MINUTI GIOCATI - “Considerando l’esclusione della Juve dalle coppe europee, avevo messo in conto che quest’anno avrei trovato meno spazio. Onestamente puntavo a raccogliere qualche minuto in più: forse, in certi momenti, lo avrei pure meritato”.
RENDIMENTO OFFENSIVO - “Potevo fare di più? Non saprei. In coppa ho giocato tanto e ho fatto bene, in campionato era difficile mantenere lo stesso ritmo. Se entri in campo a un quarto d’ora dalla fine, magari con la tua squadra in vantaggio, il tuo compito non è quello di fare gol…”.
STAGIONE - “Abbiamo chiuso la stagione al terzo posto in classifica che, da queste parti, è vissuto come una delusione. La Juve deve sempre puntare allo scudetto: l’anno prossimo ci riproveremo. L’esonero di Allegri? Si supponeva che sarebbe potuto succedere in estate, ma dopo la finale di coppa è arrivata la sorpresa. Futuro? Non vado da nessuna parte. Mi trovo bene alla Juve, non vedo l’ora di ricominciare ad allenarmi con i compagni. I dirigenti non mi hanno mai comunicato la volontà di cedermi”.
NAZIONALE - "L’importante è essere tornato – ha detto l‘attaccante -. Magari avevo bisogno di una spinta in più: la nazionale mi è mancata e ora voglio tenermela stretta. Durante la mia carriera ho imparato a trasformare i problemi in energia positiva, fondamentale per rialzarmi e tornare più forte di prima. Adesso penso soltanto all’Europeo: voglio aiutare la Polonia a superare la fase a gironi”.