Il mondiale senza Italia ma con tanti ”italiani”: ecco come sta andando

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Siamo alle prime schermaglie di un mondiale che deve ancora accendere le luci sul palcoscenico per poter dare il meglio di se stesso. Infatti, le danze si apriranno solo quando tutte le concorrenti al titolo, soprattutto quelle più in vista, le più chiacchierate (Brasile, Argentina, Germania, Francia e quant’altro…) avranno messo piede in campo facendo sfoggio di tutto il loro enorme e straordinario potenziale. Manca all’appello soltanto l’Italia campione d’Europa in carica, ma non gli “italiani”, quei giocatori, cioè, che con talento e tecnica sopraffina stanno dando lustro, quarti di nobiltà e concretezza al nostro campionato.

Già qualcosa s’è visto, in realtà (Sergino Dest con la sua nazionale a “Stelle e Strisce”), ma è ancora poca cosa; serve aspettare altro. Per esempio quell’Oliver Giroud -“Oliviero bomber vero” come lo ha ribattezzato il popolo rossonero – che dopo il forfait, causa infortunio, di Karim Benzema dovrà, suo malgrado, sobbarcarsi l’onere, nonché l’onore, di porsi sulle spalle il fardello assai pesante di un attacco come quello francese orfano dell’attuale Pallone d’Oro. Ma c’è ancora tanto altro che bolle in pentola e già dalle prossime ore – e nei giorni a venire – ne gusteremo il saporitissimo contenuto.

Ha cominciato subito bene e di gran carriera l’undici dei “Quattro leoni”, (l’Inghilterra) che ha letteralmente spazzato via le difese – e le speranze (ammesso ci fossero state) – di un Iran frastornato dal punteggio tennistico (6-2) e dal gioco spumeggiante degli uomini di Gareth Southgate. Ma c’era da aspettarselo! Meno brillante la prestazione dell’Olanda nel faccia a faccia con i “Leoni indomabili” del Senegal; una partita risolta solo in chiusura e con poche emozioni al suo interno. Qualcosa di meglio ha fatto vedere, nella partita inaugurale, l’Ecuador che ha sottomesso i padroni di casa del Qatar dimostratisi assai timidi, con poca personalità e ancor meno idee. Il resto (credo), semplice routine. Sarà un Mondiale sfarzoso con tanto spreco di quattrini per lustrini e paillettes, questo voluto dall’emiro Al-Thani e da tutta la sua corte, ma “miracoli” ancora non se ne vedono. Con l’avvento delle big e delle loro stelle, qualcosa potrebbe mutare. Speriamo…

ElioE
Scritto da

Elio Arienti