L'Udinese la vince all'ultimo respiro con il Venezia, colpo Verona a Monza: il resoconto dei match delle 15:00

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Il sabato di Serie A si è aperto con due sfide molto importanti nella parte destra della classifica. Al BluEnergy Stadium di Udine si gioca Udinese-Venezia, con i padroni di casa che vogliono continuare il buon momento e portarsi stabilmente nella parte sinistra della graduatoria. Gli ospiti, invece, sono alla disperata ricerca di punti per uscire dalla zona retrocessione: gli ospiti si presentano a questa sfida con 16 punti conquistati. 

L'altro match si gioca all'U-Power Stadium, con il Monza che ospita il Verona per un match delicatissimo. I padroni di casa hanno appena perso dal mercato Daniel Maldini e Milan Djuric, vivendo un momento complicato in classifica con l'ultimo posto. Gli ospiti, invece, sono leggermente più in alto con 20 punti conquistati come il Parma di Fabio Pecchia.

IL RESOCONTO DI UDINESE-VENEZIA

Al BluEnergy Stadium va in scena una sfida ricca di emozioni tra Udinese e Venezia, che si conclude con una vittoria in extremis dei bianconeri per 3-2. Dopo un primo tempo avaro di spettacolo e concluso sullo 0-0, la ripresa ha offerto una girandola di gol, emozioni e colpi di scena che hanno tenuto con il fiato sospeso fino all'ultimo minuto. La partita si apre su ritmi piuttosto compassati, con entrambe le squadre che faticano a trovare spazi. Il primo tempo si chiude senza reti e con poche occasioni degne di nota: al 33' l'Udinese va vicina al vantaggio con una botta da fuori di Ekkelenkamp, ma Joronen si oppone con una gran parata. Il Venezia risponde al 36' con Yeboah, il cui tiro centrale viene facilmente neutralizzato da Sava. Un primo tempo bloccato, dove la paura di scoprirsi ha prevalso sulla voglia di osare. La ripresa, però, cambia completamente volto. Passano appena due minuti e l'Udinese sblocca il risultato: Kamara mette in mezzo un traversone dalla sinistra, Joronen sbaglia completamente l'uscita e Lorenzo Lucca, appostato sul secondo palo, ne approfitta per firmare l'1-0 con una zampata da opportunista. Per il centravanti friulano è il nono gol in campionato. I padroni di casa non si fermano e al 52' trovano il raddoppio: questa volta è Thauvin a crossare dalla destra, la difesa del Venezia pasticcia e la palla arriva a Sandi Lovric, che non si fa pregare e insacca con un preciso tocco di destro. L'Udinese sembra avere la partita in pugno, ma il Venezia non ci sta e reagisce con orgoglio. Al 64' gli arancioneroverdi riaprono il match con una magia su calcio di punizione di Hans Nicolussi Caviglia: il centrocampista disegna una traiettoria perfetta che si infila all'incrocio dei pali, con Sava che può solo sfiorare la sfera. È un gol che ridà speranza agli uomini di Di Francesco, che alzano il baricentro e aumentano la pressione. Il pareggio arriva al 78', sugli sviluppi di un calcio d'angolo: la difesa dell'Udinese non riesce a liberare, la palla resta viva in area e Christian Gytkjaer, ben appostato sul secondo palo, riesce a spingere la sfera in rete nonostante un tocco imperfetto. È il 2-2 che infiamma i tifosi ospiti e sembra indirizzare la partita verso un finale equilibrato. Ma l'Udinese ha ancora una carta da giocare. All'84', proprio quando il Venezia sembra aver completato la rimonta, arriva il gol decisivo di Iker Bravo. Entrato pochi minuti prima, l'attaccante spagnolo approfitta di un'altra azione confusa in area veneziana e, con freddezza, firma il 3-2 che fa esplodere di gioia il BluEnergy Stadium. Nonostante i tentativi finali del Venezia, i bianconeri riescono a mantenere il vantaggio fino al triplice fischio, portando a casa tre punti preziosi in una gara che ha saputo regalare emozioni e colpi di scena fino all'ultimo istante. Una vittoria che rilancia le ambizioni dell'Udinese, mentre il Venezia dovrà riflettere sugli errori difensivi che hanno compromesso una rimonta quasi completata.

IL RESOCONTO DI MONZA-VERONA

Il Verona conquista tre punti preziosi imponendosi 1-0 su un Monza spento e privo di idee, grazie a un’autorete sfortunata di Lekovic nel primo tempo. I brianzoli, incapaci di reagire, sprofondano in una crisi profonda, tra errori individuali e una prestazione senza mordente. La partita si accende subito con il Verona che sfrutta un errore di Sensi al 6’: il centrocampista perde un pallone velenoso in uscita, ma Turati salva i suoi respingendo la conclusione degli ospiti. All’8’ è il Monza a rispondere con Pereira, che serve Urbanski, ma il tiro del giovane biancorosso finisce lontano dallo specchio. Al 12’ arriva il gol che decide la partita: Palacios accompagna Serdar sulla fascia e serve un pallone teso in area, Turati è colto in controtempo e Lekovic, nel tentativo di anticipare l'attaccante veronese, infila goffamente la propria porta. Il Monza prova a reagire con Mota al 33’, ma il suo tiro è facile preda per Montipò. Gli uomini di Bocchetti sembrano incapaci di scuotersi, con errori banali in fase di costruzione e un atteggiamento arrendevole. L’infortunio di Serdar al 45’ costringe il Verona al cambio con Niasse, ma la squadra di Baroni resta compatta e chiude il primo tempo in vantaggio.
Il secondo tempo si apre con il Monza che tenta una timida reazione, ma il Verona continua a controllare il gioco e a creare occasioni. Al 57’ gli ospiti sprecano clamorosamente il raddoppio con un tiro altissimo da posizione favorevole. Palladino cerca di cambiare l'inerzia inserendo Castrovilli e Martins al 58’, ma l’effetto è minimo. Martins, tra i pochi a salvarsi, prova a scuotere i suoi al 74’ saltando due avversari e guadagnando un angolo. Il Verona continua a spingere, approfittando della confusione difensiva dei padroni di casa. Pizzignacco, subentrato a Turati al 66’, è subito protagonista con due interventi decisivi su altrettanti colpi di testa avversari. Ma nonostante le sue parate, il Monza resta in balia degli ospiti: al 77' e 79' solo l'ennesimo salvataggio del portiere evita un passivo più pesante. La partita si chiude con il Verona in controllo e il Monza incapace di creare pericoli concreti, eccezion fatta per un tiro impreciso di Castrovilli al 71’.