Fiorentina: una stagione non sufficiente fin qui

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In seguito alla vittoria arrivata ieri sul campo dell’Hellas Verona, la Fiorentina di Beppe Iachini è finalmente tornata a sorridere. Tre punti di fondamentale importanza quelli conquistati allo Stadio Bentegodi di Verona grazie alla consueta rete di Dusan Vlahovic (arrivata dagli undici metri) e dal sigillo finale di Martin Caceres. Vittoria viola che mancava dal 13 marzo quando sul campo del Benevento, lo stesso Vlahovic portò a casa il pallone con una tripletta. Nonostante il serbo sia una nota molto positiva del percorso fiorentino finora (16 gol e 2 assist), resta una stagione non sufficiente per il resto del gruppo.

IL PUNTO

L’andazzo della stagione della Fiorentina è sempre stato, fin dall’inizio, ben delineato e chiaro circa il come sarebbe andata a finire. In estate è stata costruita una squadra per raggiungere obiettivi nettamente diversi dalla lotta retrocessione, ma già dalle prime giornate del campionato la formazione di Iachini si è spesso trovata in difficoltà. Dopo la sconfitta per 3-0 contro l’Atalanta, la Fiorentina ha registrato la peggior partenza della sua storia in Serie A nell’epoca dei tre punti. Un risultato che fa risuonare ancora di più i campanelli di allarme già accesi dopo le prime 11 giornate.

Viene dunque effettuato il passaggio di testimone tra allenatori, con Cesare Prandelli chiamato in causa per risollevare morale e ritrovare certezze al fine di evitare l’ennesima stagione fallimentare. Dopo quattro partite di campionato, l’ex Ct. della Nazionale italiana rimedia già tre sconfitte, ma a rendere ancora più amare queste statistiche ci sono poi i sette gol subiti e, soprattutto, un solo gol segnato.

Come anticipato in precedenza, la Fiorentina è stata une delle regine del calciomercato estivo. Il club di Rocco Commisso ha infatti investito una cifra vicina ai 50 milioni in acquisti nell’ultima sessione di mercato, mettendo inoltre sotto contratto anche diversi svincolati con ingaggi particolarmente elevati tra cui Callejon, Bonaventura e Borja Valero. I loro arrivi avrebbero dovuto portare mentalità vincente e soprattutto esperienza ad una squadra complessivamente giovane, ma tutto ciò non si è mai verificato. Lo stesso era stato chiesto anche a Franck Ribéry: due stagioni fin qui non all’altezza dell’ex calciatore del Bayern Monaco anche per via dei diversi infortuni avuti.

I deludenti rendimenti di questi quattro giocatori sintetizzano quello che è stato il principale errore della dirigenza viola. Gli acquisti sono stati portati avanti in virtù del nome e dei risultati ottenuti in passato, senza rendersi conto che non sono loro i nomi di cui ha bisogno la Fiorentina.

SI PENSA A GATTUSO PER LA PROSSIMA STAGIONE

Uno dei profili da cui vorrebbe ripartire la prossima stagione la società di Commisso è Gennaro Gattuso. Già da diverse settimane si parla di un sondaggio per capire chi possa essere l’uomo giusto, capace di poter aiutare la squadra a raggiungere obiettivi importanti nei prossimi anni, e la scelta dell’attuale tecnico del Napoli sembrerebbe la più ambita. Nonostante il rapporto non del tutto idilliaco tra Gattuso e ADL, il giornalista di Sky Sport, Gianluca Di Marzio, ha parlato così del futuro dell’allenatore:

“Abbiamo detto che è una delle scelte della Fiorentina, ma non ci risulta che Gattuso abbia preso impegni definitivi o abbia già accettato. Aspetterà comunque il raggiungimento dell’obiettivo per dare una risposta ai corteggiatori che lo hanno sondato direttamente o indirettamente in questi giorni, tra cui la Fiorentina. Non c’è nessun impegno preso da Gattuso in questo momento”.

Il possibile approdo di Gattuso sulla panchina viola potrebbe comunque portare al mutamento di diversi aspetti, tra cui il ringiovanimento della rosa. L’idea è quella di non avere numerosi ultratrentenni in squadra (fuori quindi Caceres, Ribery, Callejon e Bonaventura) e comunque garanzie negli acquisti per creare una Fiorentina competitiva. Qualora Ringhio dovesse sedersi sulla panchina viola, anche Josè Maria Callejon potrebbe dire addio a Firenze. Già da tempo il giocatore spagnolo è nel mirino del Granada e l’eventuale arrivo di Gattuso potrebbe condurre alla fattibilità dell’affare: visto anche lo scarso feeling avuto dai due a Napoli lo scorso anno, la partenza dell’esterno ex-Real Madrid diventerebbe di fatto inevitabile.

RIMANERE IN A

L’obiettivo della Fiorentina rimane ora la salvezza, per far sì che il prossimo anno si èossa competere per un posto in Europa. Deve innanzitutto recuperare le proprie certezze, a partire dalla coppia centrale Pezzella-Milenkovic. Ritrovare compattezza difensiva potrebbe significare dare più fiducia e libertà di spinta agli interpreti di maggior rilievo, guidati dal loro tassello migliore (ma al momento in netto calo) Gaetano Castrovilli. Resta, invece, da trovare in rosa una spalla ideale all’inarrestabile Vlahovic.

(Fonte immagine in evidenza: Instagram @acffiorentina)