Perugia, Roma, Parma, Bologna e Fiorentina. Cosa hanno in comune queste cinque squadre? Sono stati i club dove ha militato Hidietoshi Nakata, 48 anni, ex trequartista giapponese con un passato in Serie A. L'ex calciatore, intervistato da Rivistaundici, ha ripercorso il suo passato ed ha raccontato alcuni passaggi della sua carriera e delle sue esperienze calcistiche italiane.
LE PAROLE DI NAKATA
ESORDIO IN SERIE A - “Sono arrivato in Italia a 21 anni, non avevo mai giocato all’estero, se non con la maglia della Nazionale giapponese. La Serie A, all’epoca, era il miglior campionato al mondo e attirava i calciatori più talentuosi a livello internazionale. L’esordio contro la Juventus di Zidane e Del Piero (prima giornata della stagione 1998/99, ndr) è ovviamente indimenticabile. Ricordo lo stadio gremito di turisti e giornalisti giapponesi, non ti nascondo di aver sentito una certa pressione...”.
MARKETING - “Molti pensavano fossi in Italia solo per marketing? Non avevo il controllo sul giudizio altrui; l’unica cosa che potessi fare era impegnarmi al massimo. Sta a te, poi, dare o meno importanza a certe voci. Oggettivamente, non potevo controllare le opinioni degli altri. Potevo, però, sfruttando le mie qualità, provare a fargli cambiare idea. Per me il risultato del campo era fondamentale, il resto contava poco. A dirla tutta, determinate etichette non mi hanno mai pesato”.
GRATO AL CALCIO - "Anche oggi riesco ad avere rapporti umani e professionali unici, grazie al mio percorso in questo sport. Oggi sono qui, a parlare con te, proprio per dei traguardi raggiunti nel rettangolo di gioco. Senza calcio, probabilmente, non sarei riuscito a costruire quello che sono riuscito a costruire oggi. Non avrei avuto le stesse possibilità".
fonte immagine di copertina: profilo Instagram di Nakata