La stagione del Napoli: terzo posto, rammarico e odore di rivoluzione

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Rammarico. Questa è la parola più usata sui social e non per descrivere la stagione appena conclusa del Napoli. 

L’anno 2021/22 è stato un turbinio d’emozioni per i partenopei. Partendo con le prime 8 vittorie di fila che avevano fatto ben sperare i tifosi su una possibile vincita dello scudetto, fino ad arrivare all’addio di capitan Lorenzo Insigne.

Quella del Napoli di Spalletti è una storia che merita di essere raccontata e analizzata, sia dal punto di vista del campo che da quello dell'emozione al di fuori di esso. 

INIZIO STAGIONE: PROSPETTIVE CHE CAMBIANO

Gli azzurri iniziano la stagione 2021/22 con una rosa già ben collaudata. Pochi gli stravolgimenti in ottica mercato. La squadra è quasi la stessa di quella della stagione precedente, con Gattuso in panchina, e conclusasi con la mancata qualificazione in Champions League all’ultima giornata. Il presidente De Laurentiis, per tornare finalmente al quarto posto, si affida ad un vero e proprio specialista, Luciano Spalletti.

Una squadra già rodata, più gli innesti di Anguissa e Juan Jesus a disposizione del tecnico toscano per centrare il piazzamento Champions.

Il campionato inizia col botto, ben 8 vittorie di fila. Il calciatore rivelazione è Anguissa che permette al Napoli di fare il salto di qualità a centrocampo.

I giornali quindi, iniziano a parlare di un Napoli non solo in ottica Coppa dei Campioni, ma anche in lotta per lo scudetto.

META'STAGIONE: IL NAPOLI PERDE PEZZI

Coppa d’Africa, da qui la stagione del Napoli ha ricevuto molti scossoni. E’ risaputo che questa competizione si gioca sempre tra i mesi di gennaio e febbraio, e di conseguenza molte squadre si trovano a perdere per qualche partita giocatore importanti. I partenopei perdono il “nucleo” della squadra, KoulibalyAnguissa Osimhen (per infortunio).

Inoltre iniziano a divincolarsi voci sul possibile addio a fine stagione per  Lorenzo Insigne, destinazione Toronto.

Il Napoli perde pezzi ma ne acquista altriJuan JesusLobotka Mertens tengono a galla la squadra durante l’assenza dei calciatori impegnati in Coppa d’Africa. Da tenere in considerazione anche la grande stagione di Di LorenzoRuiz (7 gol) e di Rrahmani.

FINE STAGIONE: RAMMARICO E ADDII

Nonostante tutto ad aprile il Napoli è ancora in lotta per lo scudetto insieme a Milan e Inter. In questa parte di stagione Spalletti ritrova un Osimhen sugli scudi, che finirà l’anno con 14 gol.

Nonostante ciò gli azzurri lasciano punti vitali per strada con Fiorentina, Roma ed Empoli.

A ciò si aggiunge la sicura partenza di Insigne, ma un “Ciro” Mertens che spostato dietro a Osimhen torna a fare faville.

La stagione si conclude con un terzo posto (79 punti)Spalletti riesce a raggiungere l’obbiettivo prefissato ad inizio stagione; il tutto contornato da una sensazione di rammarico, perché secondo molti il Napoli avrebbe potuto lottare di qualcosa di più ambizioso.

Dopo il rammarico ci sono le emozioni. Commuovente l’addio allo stadio Maradona di Lorenzo Insigne, uscito in una bolgia di lacrime ed applausi. Bella invece la nascita del figlio di Dries MertensCiro. Un nome che legherà per sempre il belga a Napoli.

TIRIAMO LE SOMME

Il Napoli era partito con l’obbiettivo di entrare in Champions League per poi ritrovarsi invischiata nella lotta scudetto. I partenopei ci hanno provato per tutta la stagione, per poi cadere in errori già visti in altri campionati. In questa stagione abbiamo visto la crescita e la riscoperta di diversi calciatori. Osimhen finalmente è riuscito a mostrare le sue doti anche in fase realizzativa. Ruiz è stato cecchino e geometra. Juan Jesus ha sostituito egregiamente Koulibaly a gennaio. Lobotka, che nella scorsa stagione con Gattuso non aveva brillato, quest’anno è stato fondamentale per il centrocampo napoletano.

Il Napoli ripartirà sicuramente da basi solide anche per la prossima stagione, con una Champions League in più da giocare, ma con un Insigne in meno, e un Mertens in scadenza di contratto non ancora rinnovato. Tuttavia per ripartire sono già stati ufficializzati, gli acquisti Kvaratskhelia per sostituire il partente Insigne, e Oliveira, un terzino sinistro per dare una ventata d’aria fresca su quella fascia.

In conclusione parliamo di un Napoli che poteva lottare per qualcosa in più, ma è comunque riuscito nel suo obbiettivo di origine. E’ stata una stagione particolare per via della Coppa d’Africa e dei problemi contrattuali di alcuni calciatori, ma nonostante tutto la squadra è riuscita ad essere costante per tutta la stagione.

 

ModestoM