Moise Kean e Patrick Cutrone. Pochi anni di differenza ma stessa categorizzazione: giovani centravanti a modo loro protagonisti con due top club italiani. Il primo, juventino, ha vissuto la sua seconda stagione da professionista assoluto dopo l’esperienza all’Hellas Verona; il secondo, milanista, ha invece speso le sue due prime stagioni sempre nel San Siro rossonero. Due giocatori con un grandissimo potenziale ma che per vari motivi hanno avuto difficoltà nell’affermarsi titolari. Dunque, per Patrick e Moise, ecco una nuova avventura all’estero, con la possibilità un giorno di ritornare protagonisti in Italia.
La Juventus ha quasi ceduto Moise Kean all’Everton per circa 36 milioni di euro, con la possibilità per Paratici di richiamare il giocatore sfruttando il diritto di recompra. Il Milan invece sta trattando gli ultimi dettagli per la cessione di Cutrone al Wolverhampton, accettando un’offerta di venti milioni più bonus. Per entrambe le società la plusvalenza è alta e l’incasso soddisfa le dirigenze, che hanno ritenuto fuori progetto gli interessati ritenendo più utile l’incasso di una somma netta. Gli unici un po’ scontenti da questo punto di vista sono i due protagonisti, che hanno sempre espresso la volontà di rimanere rispettivamente a Milano e Torino ma che sono stati ritenuti dispensabili dagli allenatori. La Juventus ha scelto di cedere Kean soprattutto per motivi numerici, essendo in realtà tanti i centravanti in rosa. Il giovane attaccante di Vercelli avrebbe avuto pochissimo spazio con Sarri.

Fonte immagine: profilo Instagram Cutrone.
Giampaolo invece ha valutato Cutrone in queste settimane di ritiro, e con l’imminente arrivo di Leao – vicini alla chiusura della trattativa -, la dirigenza ha accettato l’offerta per il centravanti di Como, che ha sempre sperato di rimanere al Milan per essere un protagonista. Eppure, fra l’affetto dei tifosi, gi apprezzamenti per le giocate e l’alto potenziale insito in entrambi, sia Cutrone che Kean non hanno raggiunto la sufficienza per essere inseriti in roster ambiziosi come quelli di Juve e Milan; alleggia una leggera amarezza in queste due trattative, dove due giovani giocatori nel giro della Nazionale maggiore lasciano i club per trasferirsi all’estero. Soprattutto, queste trattative avvengono in un periodo calcistico dove si discute molto sull’utilizzo dei giovani e dello spazio riservatogli dai vari tecnici. Cutrone e Kean cambiano club ma non certo la voglia di spaccare il mondo, nonché la loro aspirazione di rimanere solidi proseliti del corso di Mancini: si cambia Paese ma non ambizioni.
IN premier league
Ad accogliere Kean e Cutrone sono due club di fascia medio-alta, con alle spalle due campionati diversi. L’Everton ha avuto alcune difficoltà nella nuova gestione di Marco Silva, interessante allenatore portoghese alla prima stagione sul Mersey. Sorprendente invece la prima stagione in Premier League dei Wolves dopo sei stagioni: Nuno Espirito Santo ha lanciato molti giocatori interessanti e, con il settimo posto guadagnato, i Wolves si sono meritati i preliminari di Europa League (che stanno disputando in questi giorni).
EVERTON
Le ambizioni del club di Liverpool sono da tempo note, come lo è la sua politica di ringiovanimento della rosa che nelle ultimi stagioni ha visto includere notevoli prospetti come Richarlison, Vlasic, Lookman e Pickford. L’arrivo di Kean sarebbe un ottimo acquisto sia per le esigenze tecniche della squadra che per il futuro più prossimo, sempre considerando che la Juventus non decida di richiamare il giocatore (pagandolo ovviamente). Silva ha giocato un’intera stagione con il 4-2-3-1 e, visto l’arrivo di Kean, è quasi scontato che il giovane italiano sia il titolare prediletto al posto di Tosun, reduce da una stagione poco redditizia in termini realizzativi. Il fatto è che Kean ha quasi sempre giocato con un altro centravanti affianco a lui, e soprattutto nel suo periodo d’oro – a cavallo fra marzo e aprile – Kean ha ben figurato spalleggiato da un altro attaccante. Eppure il ragazzo ha una forza fisica importante e anche il livello tecnico delle sue prestazioni fa intuire il proprio potenziale oltre ogni imposizione tattica. Il ruolo di prima punta, con spalle larghe e potenza nella gambe, potrà diventare una sua nuova collocazione.

Fonte immagine: profilo Instagram Kean.
Cutrone invece arriva in un ambiente diverso. Al Molineux di Wolverhampton c’è un grande entusiasmo visti gli ultimi risultati e la rosa in sé è già collaudata dopo le imprese dell’ultimo campionato. Espirito Santo ha costruito una squadra estremamente piacevole, in cui, sulle basi di un calcio verticale, c’è una ricerca ottimale dello spazio tramite giocate studiate e ricercate; la qualità della rosa è ottima e il livello delle partite dei Wolves è stato spesso alto in questa stagione. Dopo tutto, il Wolverhampton è stata la prima squadra piazzata in classifica oltre il torneo a parte che corrono le big six inglesi.
Dunque Cutrone sarà membro di un reparto offensivo di talento, che conta già la qualità di Raul Jimenez, Diogo Jota e Adama Traorè. Espirito Santo ha giocato quasi sempre con due punte in campionato, e di solito erano Jimenez e Jota: Cutrone potrebbe prendere il posto del giovane portoghese, che ha fatto vedere ottime cose ma spesso ha commesso errori poco perdonabili ad alti livelli. I Wolves, oltretutto, sono una formazione molto affamata, le partite si riempiono di intensità e in generale la squadra corre molto. Da non scordare anche che il Wolverhampton sta giocando i preliminari di Europa League, la cui conquista incrementerebbe sia l’entusiasmo che la difficoltà di un’intera stagione. Cutrone potrebbe trovarsi molto bene in una situazione simile, a fare sportellate o a inseguire un pallone con la cattiveria che ha conquistato i tifosi del Milan. A questo proposito, il Molinaux non sarà San Siro – come Goodison Park è molto lontano da essere lo Juventus Stadium – ma l’acceso entusiasmo delle partite del campionato inglese può risolvere ogni malinconia post abbandono. Inoltre, i due giocatori non devono dimenticarsi che su di loro ci sono società che stanno investendo e che credono in loro, addirittura più delle (oramai) ex società: una motivazione non banale che Cutrone e Kean devono tenere a mente.
(Fonte: profilo Instagram ufficiale di Patrick Cutrone)