L’Old Firm, la storica sfida di cartello del calcio scozzese, ha sempre il suo fascino. Specie quando giocato a ridosso di Pasqua, una festività appartenente ad una relgione che è il pomo della discordia tra le due tifoserie.
Celtic e Rangers si sono affrontate per la quarta volta in stagione in un match di livello e molto spettacolare terminato 3-2 per i Bhoys in Green, che hanno allungato a 12 punti il vantaggio sui rivali cittadini, con dieci partite al termine del campionato. Con due vittore su tre in campionato e il successo nella finale di Coppa di Lega, il Celtic si è imposto nuovamente come forza dominante in Scozia. E punterà a raccogliere il Treble.
IL RACCONTO DEL MATCH: PRIMO TEMPO
Le premesse erano certamente di una partita aperta e molto accesa. Il Celtic arrivava da quindici vittorie consecutive mentre il Rangers con il nuovo tecnico Michael Beale ha trovato nuova linfa ed energia per tentare la disperata rincorsa. Da subito, però, appare chiaro per i Gers che sarebbe stato difficile, dato anche che non è stato permesso ai tifosi ospiti di accedere al Celtic Park. L’atmosfera elettrica dello stadio ha permesso ai padroni di casa di partire col piede giusto.
Il Rangers con orgoglio ha risposto al gol annullato a Kyogo Furuhashi con Alfredo Morelos. L’attaccante colombiano ha ribadito in rete dopo un contrasto vigoroso con Starfelt ma anche in questo caso il VAR ha annullato il tutto.
Per sbloccare il match il Celtic ha trovato la gran giocata di Matt O’Riley: la mezz’ala danese si incunea in area e con due tocchi prima salta due avversari e poi serve l’assist per il bomber Kyogo che sigla l’1-0. Anche l’esterno portoghese Jota si fa vedere con bei dribbling e con un potente tiro respinto dall’esperto Allan McGregor (41 anni e 501 presenze con i Rangers). Sul finale del primo tempo a zittire Celtic Park ci pensa il solito James Tavernier: punizione dai 25 metri che bacia la traversa e finisce in rete per l’1-1.
IL RACCONTO DEL MATCH: SECONDO TEMPO
Nel secondo tempo il Celtic accusa il colpo e Morelos al 50′ ha un chance ghiotta: Johnston libera di testa addosso a Carter-Vickers con la palla rimbalza alla punta colombiana, che calcia a botta sicura ma trova una gran parata di Joe Hart. I Rangers continuano a spingere con veemenza, ma la porta di Hart sembra stregata. Sul primo grave errore difensivo, gli Hoops passano: Davies alza un pericoloso campanile in area e con un secondo colpo di testa sbatte addosso a Jota con la palla che ritorna clamorosamente a Kyogo, che non ha problemi a ribadire in rete per la doppietta personale.
Al 73′ c’è gioia anche per Jota che approfitta di uno sciagurato retropassaggio di Souttar per saltare il portiere e appoggiare il 3-1. Sembra finita e il Celtic Park canta convinto di aver portato a casa un altro derby, ma i Rangers fino all’ultimo non si arrendono: cross panoramico di Barisic che trova sul secondo palo l’incornata di Tavernier per il suo 100° gol con i Gers. Nel finale il forcing della squadra di Beale non porta risultati e gli Hoops possono esultare per l’ennesima vittoria.
CONCLUSIONI
Il Celtic gioca veramente un calcio europeo e all’avanguardia. I giocatori, come vengono impostati dal maestro Ange Postecoglou, lavorano in sintonia tra loro e non è un caso che ora manchi una sola vittoria per raggiungere il record di 17 di Brendan Rodgers.
Kyogo è un cecchino infallibile così come Jota è quell’esterno fantasioso che probabilmente in estate accenderà l’interesse di qualche top club. Una menzione d’onore va espressa anche per il canadese Alistair Johnston. Alla quindicesima presenza con gli Hoops giocare un Old Firm di così alto livello non è da poco considerando che ha avuto la pesante eredità di uno dei migliori terzini del Mondiale come Juranovic.
D’altro canto i Rangers masticano amaro perché si portano via l’ennesima sconfitta stagionale contro il Celtic che vuole dire quasi certamente addio ai sogni di titolo. L’impressione però è che senza quei gravi errori individuali in fase difensiva si sarebbe parlato di un’altra partita. Adesso i Gers hanno il mirino puntato al 30 aprile: lì infatti ad Hampden Park ci sarà spazio anche per i loro tifosi nella semifinale di Coppa di Scozia. Beale ha il compito di fermare il Celtic da un Treble casalingo che per i Rangers sarebbe assolutamente umiliante e un passo indietro clamoroso dopo le ultime grandi stagioni.