I Mondiali in Qatar sono alle porte e, per le squadre di club, è tempo di tirare le prime somme. Nonostante manchino alcune partite nei vari campionati prima della sosta per le Nazionali, il cammino europeo ha espresso già importanti verdetti. In particolare, per le nostre italiane sono stati dei gironi dolce-amari: tra gioie e delusioni, proviamo a dare un giudizio su questa prima “fetta” europea fin qui trascorsa.
CHAMPIONS LEAGUE
NAPOLI 9,5: La squadra di Luciano Spalletti è stata semplicemente perfetta. Gioco fluido, vittorie larghe e spettacolari, con lo stesso rullino di marcia in Serie A: un Napoli che in pochi avrebbero pronosticato dopo la sessione estiva di calciomercato appena passata. Il primo posto nel girone è un ottimo punto di partenza, con lo spauracchio PSG nelle urne. Ciononostante, gli azzurri hanno dimostrato di sapersela giocare con tutti, trovando risposte positive anche dalle seconde linee. Mezzo punto in meno per la sconfitta di Anfield, che poteva rappresentare un percorso netto e dare un segnale ancora più forte. Ma va benissimo così.
INTER 9: Quando lo scorso 25 agosto venne sorteggiata nello stesso girone di Bayern Monaco e Barcellona, c’era chi pensava già all’Europa League. E invece i nerazzurri, forti anche dell’esperienza maturata in questi anni in Champions, hanno centrato l’obiettivo qualificazione. Senza dimenticare le assenze, per quasi tutto il girone, di Lukaku e Brozovic. La doppia sfida con i blaugrana (in particolare la gara giocata a San Siro) ha rappresentato una svolta per Lautaro e compagni. Da lì l’Inter non si è mai fermata, e ora guarda con fiducia al futuro europeo, con l’obiettivo di migliorare il cammino in Europa dello scorso anno, quando venne eliminata – proprio agli ottavi – dal Liverpool di Klopp.
MILAN 7,5: Continua il processo di crescita dei rossoneri. Il duro girone dello scorso anno è servito a farsi le ossa e presentarsi più maturi e sicuri dei propri mezzi quest’anno. Oltre il fatto che l’urna di Nyon – questa volta – è stata più benevola. I ragazzi di Pioli non sbagliano le prove con Dinamo Zagabria e Salisburgo, dimostrando maturità. Le sfide con il Chelsea, tuttavia, hanno dimostrato che c’è ancora qualche step da fare per tornare a competere con i grandi club europei. Vero anche che contro i Blues ha giocato rimaneggiato, con assenze importanti come quella di Maignan. Maldini ha detto che il Milan sarà una “mina vagante” per tutti, con il suo DNA europeo che sta ritrovando passo dopo passo.
JUVENTUS 4: Premessa: tante cose non funzionano nella Juventus di quest’anno. Ciononostante, la rosa allestita in estate non poteva non avere come obiettivo – almeno – il passaggio del turno agli ottavi di Champions League. Forse con Pogba e Chiesa qualcosa sarebbe cambiato? Si è sottovalutato troppo il girone? Si sarebbe dovuto dare uno scossone prima? Troppe incertezze per una squadra che ha bisogno unicamente di conferme e sicurezza. L’Europa League, per la qualità della rosa, può e deve essere un obiettivo. Per salvare una stagione fin qui disastrosa e togliersi uno “sfizio europeo”, con giovani come Fagioli e Iling-Junior pronti a dare spensieratezza a un gruppo vicino a un’importante rivoluzione in estate.
EUROPA LEAGUE
ROMA 7: La Roma non fallisce l’obiettivo qualificazione, nonostante il secondo posto, che vuol dire sedicesimi. Dopo una partenza ad handicap, con due sconfitte nelle prime tre partite, i giallorossi svoltano e passano il girone. Poteva fare di più? Certamente. Ma l’importante, per la crescita della squadra, era il passaggio del turno. A febbraio inizierà una nuova stagione, con un Dybala e un Wijnaldum in più. Bisognerà ritrovare l’Abraham dello scorso anno, molto più concreto sotto porta. Fra tre mesi sarà l’Europa League più bella degli ultimi anni per la qualità delle squadre in gioco. Mourinho in Europa sa come si fa, con l’obiettivo di portare a casa, anche quest’anno, un trofeo europeo.
LAZIO 5,5: I biancocelesti con la sconfitta in Olanda con il Feyernoord, oltre alla differenza reti, retrocedono in Conference League. L’assenza di Immobile – e di un suo vero sostituto – ha costretto Sarri a cambiare qualcosa e la squadra ne ha un po’ risentito, in un girone molto equilibrato (con quattro squadre tutte a 8 punti). Ora la Lazio, insieme al West Ham, è la grande favorita per la vittoria finale della Conference. Un trofeo che potrebbe rimanere a Roma, dopo un solo anno, questa volta sponda biancoceleste.
CONFERENCE LEAGUE
FIORENTINA 6,5: I Viola sono tornati in Europa dopo cinque anni e vogliono continuare a starci. Il secondo posto nel girone costringe la squadra di Vincenzo Italiano ai sedicesimi. Il pareggio contro i lettoni del RFS è, con tutta probabilità, la macchia di questa prima parte europea. Ora non si può sbagliare e la Fiorentina può dire la sua, per provare a ripetere quello che ha fatto la Roma lo scorso anno, partendo dai turni di qualificazione e arrivando alla vittoria.