Allianz Stadium vestito di gala, ad un orario inusuale e contro un avversario inusuale. Juventus-Atalanta è la sfida valida per la 28ª giornata di Serie A. Ma anche per un pezzo importantissimo della corsa Champions. La Vecchia Signora vuole blindare il secondo posto, la Dea tenta di assaltare il quarto, attualmente occupato dal Bologna che l’ha sconfitta lo scorso week end. Quella che ne vien fuori è una gara che si profila sin da subito molto calda.
E le prospettive vengono, di fatto, rispettate. Perchè se Koopmeiners si prende la scena in tutta la gara, Juventus-Atalanta è anche la prova del 9 per una squadra che gioca…senza il suo 9. I gol di Vlahovic li segnano Cambiaso ed un Milik non irresistibile. Non bastano, però, a reggere l’urto del numero 7 olandese, che riporta la parità dopo dopo la marcatura del polacco. Al fischio finale del signor Guida, il risultato finale di Juventus-Atalanta è 2-2.
PAGELLE JUVENTUS
Szczesny 6: l’Atalanta bussa con frequenza alla sua porta e lui risponde come può: sulla prima rete non può nulla, sulla seconda ha qualche colpa in più.
Gatti 6: in difesa è solido e affidabile, in attacco si fa vedere con coraggio ma con poca concretezza.
Bremer 6: Scamacca lo impegna moltissimo e lo costringe a tirare fuori gli artigli che ribattere fisicamente colpo su colpo.
Danilo 5.5: pecca di pulizia tecnica in più di un’occasione e questo, da lui, non ce lo si aspetta. Oggi molto appannato si perde Koopmeiners in occasione del secondo gol.
Cambiaso 7: una rete da centravanti nella giornata in cui la Juventus deve fare a meno del suo centravanti: il colpo di punta che anticipa Carnesecchi è una giocata da fuoriclasse. (dall’82’ Weah SV).
McKennie 6.5: per lunghi tratti del match appare davvero sottotono, ma con l’assist per Cambiaso mette in campo una giocata di pura classe. (dall’88 Yildiz SV)
Locatelli 5.5: dalle sue scelte di gioco emerge sempre una eccessivà banalità che diventa controproducente per lui e per la squadra.
Miretti 6.5: attento e provvidenziale su tutti i palloni che gravitano dalle sue zone, si fa vedere anche in zona gol. (dal 76′ Nicolussi Caviglia 6: vede spazi che altri giocatori non riescono a vedere e questa sua dote serve per lo sprint finale della Juventus, che però non riesce a dare seguito alle ambizioni).
Iling-Junior 5.5: si fa beffare in occasione del gol di Koopmeiners, perché la zona occupata dall’olandese sarebbe dovuta essere la sua. (dall’82’ Alex Sandro SV)
Chiesa 7: senza Vlahovic, sa che tocca a lui caricarsi la Juventus sulle spalle. Scende in campo col piglio giusto ed è più volte pericoloso.
Milik 6.5: la Juventus ribalta il risultato di rabbia e la copertina ha il suo volto: quello di un calciatore che stava giocando una partita insufficiente e poi sale alla ribalta. (dal 76′ Kean 6: inizia da seconda punta di movimento e finisce da centravanti, ma i palloni giocabili sono molto pochi e gli scontri col terzetto orobico molto forti).
All. Allegri 6: giocare senza Vlahovic è difficile, specie in una gara contro un’avversaria che è tatticamente educatissima, ma lascia tanti palloni sporchi che il serbo potrebbe trasformare in gol. Ambizioso nel lanciare tanti giocatori e anche nel cambiare modulo, ma Koopmeiners oggi ha fatto quello che voleva.
PAGELLE ATALANTA
Carnesecchi 6: i pericoli maggiori arrivano da Chiesa, lui risponde presente e si mette in evidenza sulla prima rete della Juventus può fare meglio.
Scalvini 6: una gara di enorme sacrificio in cui finisce per calare di attenzione proprio nei minuti che precedono la sua uscita dal campo. (dal 67′ Toloi 6: non entra benissimo in questa Juventus-Atalanta e osserva da spettatore il gol di Milik. Poi, col tempo, emerge e mette in campo esperienza).
Hien 7: si erge come un obelisco al centro del terzetto difensivo, concedendo solo le briciole all’attacco juventino.
Djimsiti 6: presidia con attenzione l’out sinistro dell’Atalanta, duellando contro un Cambiaso molto spinoso e incisivo.
Zappacosta 6: sostanza ed efficacia sulla catena di destra, in cui non si preclude neanche di arrivare in zona gol con pericolosità. (dal 67′ Hateboer 6: pochi palloni giocabili, perchè dopo il suo ingresso la partita diventa molto fisica e le giocate si sviluppano più in lunghezza che in lateralità).
Ederson 6: oggi nell’insolita veste di incontrista di peso, per limitare la tela di gioco che la Juventus crea nel centro del campo.
Pasalic 6.5: è il catalizzatore principale delle manovre dell’Atalanta, che bilancia con attenzione il peso di ogni pallone. Inventa l’assist geniale per la prima rete di Koopmeiners.
Ruggeri 5.5: Chiesa lo mette fortemente sottopressione: spesso non riesce a stare al passo con l’estro dell’attaccante bianconero. (dall’88’ Bakker SV)
Koopmeiners 8: il solito giustiziere che appare nel momento del bisogno: spacca in due la gara col suo primo gol e la riporta in parità col secondo.
De Ketelaere 6: la sua qualità si vede solo a sprazzi: un po’ merito della Juventus, un po’, anche, il presentimento che lui si voglia preservare per lo Sporting Lisbona. (dall’88’ Miranchuk SV)
Scamacca 6: una partita di botte: ne prende (tante) e ne dà (altrettante), galleggiando pericolosamente nell’area di rigore bianconera. Si mette in evidenza anche in fase di recupero palla, quando serve. (dal 58′ Lookman 5.5: energia e dinamismo che non vengono indirizzati come dovrebbero).
All. Gasperini 6.5: la sua Juventus-Atalanta ideale doveva essere una gara di assalto e concretezza: sicuramente non si sarebbe mai aspettato di fare, per lunghi tratti, la parita. Torna a casa col boccone un po’ amaro.