20 milioni più 7.5 derivanti dalla rinuncia alla percentuale di eventuale rivendita di Sanabria. Questo il prezzo dell’estremo difensore più pagato nella storia giallorossa.
Pau López approda alla Roma dopo aver attestato eccelse qualità in Spagna, precisamente con le maglie di Espanyol e Betis Siviglia. Di certo un buon acquisto da parte della dirigenza capitolina, anche se i tifosi non hanno presentato un piccolo barlume di entusiasmo, anzi. Pau arriva nell’indifferenza mediatica generale, conscio però di avere pesanti responsabilità per il prezzo investito dalla Roma. Riuscirà quindi a testimoniare grandi qualità nel massimo campionato nostrano, oppure la società giallorossa avrà effettuato l’ennesimo fallimento per quanto concerne il ruolo del portiere?
CHIAMATO A FAR MEGLIO
Non si può di certo affermare che Pau debba raccogliere una pesante eredità da un altro giocatore precedentemente in rosa. Lo scorso anno è stato Robin Olsen a difendere, per quasi tutta la stagione, i pali della Roma. Il calciatore svedese era stato chiamato dal Copenaghen per sostituire degnamente la partenza di un campione del calibro di Alisson Becker. Inutile sottolineare quanto, invece, Olsen abbia palesato evidenti lacune tecniche, compiendo errori quasi a ripetizione e guadagnandosi l’odio dei propri tifosi. Con la venuta di Ranieri, inoltre, Robin ha perso progressivamente il posto a fronte di un Antonio Mirante apparso in grande spolvero e ottimo protagonista nel finale di stagione per formazione romanista. La stessa storia della Roma è costellata da un perenne sali-scendi per quanto riguarda le qualità dei portieri presenti in rosa.
Pau Lopez, di conseguenza, dovrà tornare a dare lustro al ruolo di estremo difensore giallorosso e le pressioni potrebbero rivelarsi ingenti. Come detto poc’anzi, López è il portiere più pagato nella storia della Roma. I giallorossi hanno deciso di effettuare un importante investimento, soprattutto per cercare di ingraziarsi la piazza. Nonostante ciò, i tifosi si aspetteranno di vedere un portiere avente un rendimento simile a quello di Alisson due stagioni fa e, qualora Pau commettesse degli inevitabili errori, già sarebbe etichettato come “nuovo Olsen”. Una situazione di certo non semplice da gestire, che potrebbe creare grosse scorie mentali al giocatore.

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Pau López
UN PORTIERE ASSAI PREMATURO
Analizzando la sua carriera, si può facilmente scoprire come Pau abbia esordito con la maglia dell’Espanyol alla tenera età di 19 anni, compiendo un inizio di carriera da predestinato. Mauricio Pochettino si innamorò follemente del giocatore, richiedendolo espressamente alla dirigenza per il suo Tottenham. La dirigenza londinese decise quindi di investire sul giocatore, investimento che si rivelò tuttavia fallimentare. Il giocatore riuscì a compiere solamente 7 presenze nella formazione riserve, non esordendo mai in prima squadra. Probabilmente la scelta di cambiare società non fu una decisione particolarmente oculata da parte del giocatore. Al Tottenham, oramai da sette stagioni, il protagonista unico nella difesa dei pali è Hugo Lloris, pilastro non solo della squadra inglese bensì anche della nazionale francese. Un calciatore difficilmente sostituibile dal proprio ruolo.
Dopo solamente una stagione torna nel massimo campionato spagnolo, proprio nella squadra che lo aveva iniziato al grande calcio: l’Espanyol. Nella squadra catalana disputerà solamente un’annata però, prima di passare a parametro zero al Betis Siviglia. In Andalucia López effettuerà il definitivo salto di qualità. Nella stagione passata il giocatore giocherà ben 35 partite fra Liga e Copa del Rey, incassando 49 reti ma effettuando ben 10 clean sheet con un percentuale parate pari al 64,9%.
BENE NELLE USCITE, UN PO’ MENO FRA I PALI E OTTIMO REGISTA ARRETRATO
Probabilmente l’affermazione è di certo assai provocatoria, tuttavia attesta in parte le qualità ed i difetti del ragazzo.
Pau, soprattutto grazie al suo metro e novanta, riesce facilmente a primeggiare sia nelle uscite alte che in quelle basse, donando completa fiducia al reparto difensivo. Nonostante ciò nella sua importante carriera, i principali errori sono proprio giunti fra i pali. Un posizionamento non eccelso ha spesso condizionato in maniera ingente la sua prestazione, non facendo notare tuttavia un grande aspetto del giocatore. I principali errori, difatti, sono quasi tutti giunti in età assai acerba, a 20/22 anni. Di norma, i portieri a quell’età tendono ad effettuare qualche sporadico errore, che solo grazie al tempo e alla grande esperienza riusciranno a limare.

Fonte: profilo Instagram ufficiale di Pau López
Probabilmente, però, la sua più grande peculiarità risiede nella capacità di imbastire l’azione palla al piede, caratteristica fondamentale per il gioco propositivo di Paulo Fonseca. Senza la presenza, ad oggi, di un reale regista difensivo, non è illogico pensare che proprio il portiere di Girona si sobbarcherà questa grande responsabilità. Le statistiche, come riportato anche dal sito Goal.com, non mentono: con la maglia del Betis, in una stagione, ha realizzato 1071 passaggi (una media di 30.6 a partita), con il 34% di quest’ultimi rivelatisi lanci lunghi ed una percentuale di riuscita totale pari al 79%.
RIUSCIRÀ A FARSI BEN NOTARE?
Difficile pronosticare già adesso il possibile esito di rendimento del portiere spagnolo nella capitale italiana. Di certo, con la sua acquisizione è stato effettuato un upgrade non indifferente rispetto alla precedente stagione. Tuttavia, i tifosi, forse in maniera non del tutto erronea, prediligevano un profilo differente, con già parecchi anni di esperienza in Italia e con un peso mediatico più rivelante. In sé Pau non si può di certo definire come un portiere tecnicamente non adeguato, ma un periodo minimo di ambientamento nel campionato italiano è inevitabile. Inoltre il portiere presenta anche la personalità adeguata per poter guidare in maniera ottimale i movimenti della difesa. Difesa che, tuttavia, effettuerà anch’essa una mini rivoluzione a seguito della partenza di Kostas Manolas.
La Roma è, ad oggi, un cantiere a cielo aperto. Per effettuare un’adeguata rivoluzione è necessario investire in maniera ponderata e, seppur l’esborso economico per assicurarsi le prestazioni sportive di Pau sia stato importante, il suo profilo sembra rientrare pienamente nel target romanista. Starà a lui adesso riuscire ad elevarsi dallo scetticismo generale.
(fonte immagine copertina: profilo Instagram ufficiale di Pau López