Quando si pensa al ruolo dell’estremo difensore la mente ci fa immaginare voli acrobatici e riflessi felini. Nel corso della storia del calcio, però, diversi portieri si sono spesso travestiti da goleador.
In Sud America il brasiliano Rogério Ceni, il colombiano René Higuita e il paraguaiano José Chilavert sono diventati dei veri e propri specialisti nel settore segnando a ripetizione, soprattutto su calcio piazzato. In Europa, invece, continuiamo a vedere i gol dei portieri come un evento quasi paranormale, un episodio particolare che suscita clamore, come se gli estremi difensori venissero considerati elementi estranei alla partita e impossibilitati a segnare.
Nel massimo campionato italiano i portieri andati in rete, in più di 120 anni di storia, sono solamente cinque, un club d’élite con nomi molto particolari
I PRECURSORI
Il primo estremo difensore a segnare in Serie A fu uno Lucidio Sentimenti, classe 1920, chiamato Sentimenti IV per differenziarlo dai fratelli, anch’essi calciatori. Nel 1942, quando militava nel Modena, Sentimenti segnò il suo primo gol su calcio di rigore contro il Napoli, in una partita poi persa per 2-1. Per uno strano scherzo del destino, fra i pali dei partenopei c’era suo fratello Arnaldo, Sentimenti I, che prima del rigore subito ne aveva parati addirittura 9 consecutivi in stagione. Lucidio segnerà, nel corso della sua carriera, altri 4 rigori, che ad oggi lo mantengono come il più prolifico portiere della Serie A.
Al secondo posto di questa particolare classifica, con 3 reti segnate, troviamo Antonio Rigamonti, che tra il 1973 e 1976 venne designato come rigorista del Como e contribuì alla risalita dei lariani in A dopo più di vent’anni. Piccola nota statistica, Rigamonti segnò 3 reti anche in Serie B, perciò si può fregiare del titolo di capocannoniere tra i portieri professionisti.
LA PIETÀ DI MICHELANGELO
Per trovare il primo gol su azione di un portiere, dobbiamo fare un salto in avanti di 16 anni, per la precisione il 23 febbraio 1992. A Bergamo è di scena il derby lombardo tra Atalanta e Cremonese, con i padroni di casa avanti 1-0, grazie ad un rigore messo a segno da Bianchezi.
La Cremonese di Gustavo Giagnoni, reduce da tre sconfitte consecutive, non ci sta e tenta qualsiasi mossa per arrivare al pareggio. Quando il cronometro segna il 90’, i grigiorossi hanno un’ultima occasione, una punizione sulla fascia destra, perfetta per un cross. Sul pallone si presenta il Marziano, Alviero Chiorri, tanta tecnica e fantasia frenati da una testa un po’ matta. Il cross parte verso il centro dell’area, Ferron prova ad uscire ma manca il pallone e dietro di lui arriva in corsa il suo omologo cremonese, Michelangelo Rampulla. Il portiere siciliano, che passerà poi alla Juventus, irrompe di testa e trova il clamoroso pareggio, entrando nella storia della Serie A.
IL PESCE D’APRILE DI TAIBI
Il 1° aprile 2001, al Granillo di Reggio Calabria, i padroni di casa cercano disperatamente punti salvezza contro l’Udinese, passata in vantaggio nella ripresa con un gran destro da fuori area di Alberto.
Tra i pali degli amaranto c’è un portiere “un po’ pazzo”, Massimo Taibi, con un passato di buon livello e una parentesi al Manchester United (per la cronaca, in Inghilterra Taibi fece talmente male da meritarsi il soprannome di “Veneziano Cieco”). L’estremo difensore nato a Palermo è in vena di scherzi e all’89’ sale nell’area avversaria per l’angolo di Mamede. Il portoghese cerca proprio il portiere che, però si vede deviare a lato il tiro da un difensore. Stessa bandierina, stesso battitore, stesso schema: palla sul primo palo dove svetta Taibi che buca Turci e inizia a correre per tutto il terreno di gioco, sotto al chiasso assordante del Granillo.
IL VOLO DI BRIGNOLI
L’ultimo portiere sulla lista è quello che ricordiamo tutti meglio, Alberto Brignoli.
Il 3 dicembre 2017, il Milan, appena passato sotto la guida di Gattuso è avanti per 2-1 a Benevento, quando il recupero sta per scadere. Su una punizione di Cataldi l’estremo difensore dei giallorossi si tuffa a pesce e trova l’insperato pareggio, facendo esplodere il Vigorito e regalando il primo, storico, punto in Serie A ai campani.
BONUS TRACK: L’UNICO ITALIANO IN EUROPA
Il 2 novembre 2006 il Livorno è di scena a Belgrado contro il Partizan, per la seconda partita del girone di Coppa UEFA.
I serbi sono avanti 1-0 al minuto 87, quando Passoni sta per battere una punizione. In area arriva anche il portiere amaranto, che è da qualche mese Campione del Mondo, Marco Amelia. L’estremo difensore colpisce di testa e Kralj non riesce a respingere, consegnando un punto d’oro al Livorno in chiave qualificazione. Amelia rimane tuttora il solo tra i portieri italiani ad aver segnato in una competizione europea.