Raiola: “Io sospeso dopo le critiche al calcio italiano. Sono logiche di palazzo…”

A poche settimane dall’inizio della sessione estiva di calciomercato, è arrivata una sentenza che potrebbe condizionare, oltre ad aver già sconvolto, il calcio e le sue compravendite. La Commissione Procuratori Sportivi, organo facente parte della Figc, ha sospeso dall’attività una figura principale di questo sport – nella gestione dei calciatori – qual è Mino Raiola. Il tutto per tre mesi, dal 9 maggio al 9 agosto, dunque l’intera, o quasi, durata della sessione estiva dei trasferimenti.

LA REAZIONE

Non si è fatta attendere la risposta di Mino Raiola, sconcertato dalla decisione della Figc e per questo motivato, nelle ultime ore, a rilasciare dichiarazioni a tono, come ha fatto all’ANSA:

“Suppongo che non mi abbiano ancora perdonato le critiche che avevo mosso alla Figc per lo stato in cui versa il calcio italiano e anche per gli ultimi episodi di razzismo. Questa sospensione in Italia non è una sorpresa, purtroppo. Personalmente temo sia una decisione ispirata da logiche di palazzo, senza tener conto della realtà”

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Mino e Vincenzo Raiola con uno dei tanti loro assistiti, Lorenzo Insigne

Oltre a Mino, a subire la sanzione è anche suo cugino e socio Vincenzo Raiola, obbligato a non esercitare la professione di procuratore sportivo per due mesi:

“Credo che questo possa aver avuto un peso sulla decisione perché mi hanno coinvolto in una storia inventata ad arte con la quale non ho nulla a che fare. Il diritto e la giustizia dovrebbero sempre prevalere in un ordinamento civile e quindi ho fiducia che a breve tutto verrà chiarito. Non solo chiederò giustizia ma tutelerò anche la mia libertà di pensiero e parola in ogni sede e grado di giudizio perché voglio fare qualcosa per il calcio italiano e sono determinato a lottare per migliorare il sistema”.

Difficile che i due restino con le mani in mano aspettando la scadenza della pena, soprattutto perchè due dei loro principali assistiti in Serie A, Manolas e Insigne, sono da mesi immersi nelle voci di calciomercato. Motivo per cui il legale dei due procuratori, Massimo Diana, in giornata chiederà il rito accelerato per arrivare a conoscere le motivazioni della decisione presa da parte della Figc.

GiulioG
Scritto da

Giulio Zampini