Ranieri prima di Roma-Atalanta: "Dovbyk ha avuto piccoli problemi, Dybala va gestito"

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Dopo aver affrontato prima il Napoli allo Stadio Maradona e poi il Tottenham a Londra, il ritorno di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma si può definire in salita. Ora, tocca affrontare l'Atalanta, finalmente all'Olimpico. A due giorni dalla sfida di campionato, il mister torna a parlare in conferenza stampa per presentare la gara. Riportiamo qui di seguito le sue dichiarazioni

L'ATALANTA - "Come si batte l'Atalanta? Da giocatore e da allenatore, nella mia carriera, non ho mai visto il nome dell'avversario. Dico sempre che bussiamo e vediamo chi c'è dall'altra parte. Sono tutte squadre che ti vogliono battere. Il calcio è semplicità, la cosa difficile è farlo semplice. Ora stiamo affrontando la terza squadra con la stessa filosofia: andare in verticale e attaccare sempre, come Napoli e Tottenham. L'Atalanta è una macchina perfetta, ma noi abbiamo rivisto un barlume di luce. Ho visto giocatori volere qualcosa di positivo. Dobbiamo rendere orgogliosi i nostri tifosi di quello che riusciamo a fare. Dobbiamo migliorare le preventive e ricordare che l'Atalanta fa quasi 3 gol a partita. È una squadra che ti mangia, e io non voglio che i miei giocatori vengano mangiati. È questo che voglio che facciano di fronte ai nostri tifosi, che vorrei non se ne andassero prima. Vorrei che pensassero che abbiamo fatto tutto quello che dovevamo. Roma sul modello Atalanta? Noi ci rapportiamo alla nostra visione, ora tutti i tennisti devono sembrare Sinner e tutte le squadre l'Atalanta. Ma è un modello che hanno saputo creare dalla base. Anche Gasperini all'inizio non era andato tanto bene, poi è sbocciato, ha creato gioco e giocatori. Stanno tutti remando nella stessa direzione. Abbiamo giocatori da riportare alla loro bellezza, poi sarà l'allenatore a dirci sì o no. Dateci un po' di tempo".

GASPERINI - "Gasperini avrebbe meritato di vincere di più, io ho fatto il mio e sono contento della mia carriera. Io gentiluomo? Non mi vedete negli spogliatoi. Sul modo di giocare, io cerco di fare il meglio con i giocatori che ho. Non ho un sistema definito, definiti sono i giocatori che cerco di mettere nel posto migliore. Quando sono stato mandato via, chi mi ha sostituito non ha mai fatto meglio di me".

I TIFOSI - "Io sono tifoso e amo quando le squadre provano a farsi gol. In questi 4/5 mesi, se sapeste quante volte cambiavo canale quando vedevo palla indietro. Mettevo un film perché non mi volevo addormentare. La partita con il Tottenham è stata bellissima e la gente penso si sia divertita, perché poteva finire 5-5. Questo voglio, che i tifosi pensino che proviamo a vincerla. È importante che sentano l'identità, dobbiamo far innamorare i nostri tifosi. Loro capiscono se dai il massimo o no".

SAELEMAEKERS - "Noi cerchiamo sempre chi sa interpretare più situazioni, lui ama stare alto sul centrosinistro ma sta bene anche dall'altra parte. Io lo vedo bene, ma tutti devono aiutare. A Dovbyk ho detto di non tornare mai indietro, ma a Londra ha fatto un recupero strepitoso. Una volta mi piace, ma non deve sempre correre dietro all'avversario. Saelemaekers è un giocatore ritrovato, stiamo tornando quello che i tifosi conoscono".

DYBALA, SOULÉ, PELLEGRINI - "Dybala lo valuto allenamento dopo allenamento, sappiamo che può cadere in alcune problematiche e io sono pronto a capirle. A Londra l'ho fatto uscire perché avevo bisogno di un giocatore che pressasse. Quando si è acceso ha fatto cose meravigliose. So che Soulé non ha fatto quelle cose splendide che fa Dybala, ma mi ha dato tanta corsa e pressione. A Pellegrini ho detto che sta correndo come un pazzo, sente il peso di questa situazione. Deve staccare e divertirsi. Io ho avuto due fuoriclasse: Lampard e Lorenzo. Non sappiamo quanto ci vorrà, però ora vede la porta mentre prima non la trovava. È un ragazzo sensibile e introverso, soffre più di tutti. Non è vero che la cacciata di De Rossi è colpa sua. Lui, Cristante e Mancini hanno fatto i pazzi per farlo restare. I tifosi lo devono sapere".

DOVBYK - "Dovbyk ha avuto piccoli problemi, ma quello al ginocchio non lo sente più. Dobbiamo aiutarlo perché lui è il nostro bomber e dobbiamo dargli le palle di cui necessita. Altrimenti è inutile".

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Scritto da

Carmen Apadula