Real Madrid Barcellona 4-1, le pagelle: Vinicius stellare, Kounde-Araujo inguardabili

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LE PAGELLE DI REAL MADRID-BARCELLONA – Questa sera è andata in scena la finale di Supercopa de Espana, il primo trofeo stagionale in palio. Le protagoniste di tale incontro, tenutosi a Riyadh, sono state Real Madrid e Barcellona, capaci di riprodurre un Clasico spettacolare e divertente, conclusosi sul risultato di 4-1 per i Blancos. Gli uomini di Ancelotti hanno demolito gli storici rivali, conquistando il trofeo per la 13esima volta nella propria storia, portandosi a una sola distanza dai blaugrana, che possiedono il record di trionfi nella competizione (14 titoli).

Il tabellino molto vasto della serata vede come protagonista indiscusso Vinicius Jr, marcatore di tre reti realizzate al 7’,10’ e 39’, intervallate dal gol di Lewandowski al 33’. Infine, c’è anche la firma di Rodrygo, che chiude il match al 64’.

Di seguito riportate le pagelle di Real Madrid-Barcellona, Clasico di Supercopa de Espana.

LE PAGELLE DI REAL MADRID-BARCELLONA: I GIUDIZI DEI BLANCOS

Lunin 6.5: effettua un doppio intervento importantissimo in apertura di partita, che avrebbe potuto cambiare gli sviluppi del match a sfavore dei suoi.
Mendy 5.5: è l’unica nota leggermente stonata dell’XI campione. Non ha disputato una prova pessima, ma un disimpegno errato è colpa del gol del Barcellona che avrebbe potuto riaprire il match.
Nacho 6: nonostante il Barcellona non sia improduttivo in attacco, i difensori centrali soffrono poco e vengono impegnati sporadicamente.
Rudiger 6: vale lo stesso discorso di Nacho, seppur sia protagonista di interventi fallosi duri, sia commessi che subìti.
Carvajal 6.5: il terzino blanco si fa valere, difendendo con forza e impostando con grande intelligenza ed esperienza.
Tchouameni 6.5: la sua duttilità tra il ruolo di difensore centrale e di centrocampista è un tema focale dell’incontro. Quando c’è da soffrire, ripiega tra i centrali per formare un muro davanti a Lunin; quando c’è da impostare, è il punto di partenza della manovra.
Valverde 6.5: intensità, grinta e potenza. Sono i termini sintetici del Pajarito, protagonista di tantissimi recuperi in fase difensiva e onnipresente in ogni angolo del campo (dal 86’ Ceballos s.v.).
Kroos 6: si becca nuovamente i fischi incessanti dei tifosi arabi, ma ha poco da essere fischiato, mostrando classe e alzando l’ennesimo trofeo di una carriera immensa e stellare (dal 81’ Modric s.v.).
Bellingham 7: realizza il primo assist degno del nome di Andrea Pirlo, scavalcando la difesa blaugrana con un filtrante precisissimo per Vinicius (dall’86’ Joselu s.v.).
Vinicius 10 e lode: realizza due gol nei primi 10’ di gioco e sigilla la tripletta in 39’, ma ciò non è abbastanza per spiegare l’incidenza tattica, fisica e psicologica del brasiliano in questa partita. Esulta come CR7 e stasera trascina i Blancos alla vittoria del primo trofeo stagionale, nello stadio del portoghese, con una prestazione che ricorda il prime della stella di Madeira (dal 81’ Camavinga s.v.).
Rodrygo 9: prestazione leggermente inferiore rispetto al compagno brasiliano, ma ugualmente strabiliante. Un assist, un gol e tanta qualità per lui, capace di segnare in ogni competizione fin qui e capace di esultare in un presente e in un futuro vincente (dal 77’ Brahim Diaz s.v.).
All. Ancelotti 8: infonde sempre grande concentrazione e calma nella mente dei suoi, nonostante la grinta e la cattiveria travolgente del Real non ha concorrenza. Solleva l’ennesimo trofeo della sua carriera, ma questo sa di umiliazione sugli eterni rivali.

LE PAGELLE DI REAL MADRID-BARCELLONA: I GIUDIZI DEI BLAUGRANA

Pena 6: non ha colpe particolari nei gol incassati, anzi evita la goleada con un paio di parate davvero pregevoli. Intuisce anche il rigore di Vinicius, ma non lo para per centimetri.
Balde 6: si salva rispetto ai compagni di reparto perché il suo peso offensivo è essenziale per il Barcellona. Spinge tantissimo e condiziona le marcature del Real. Un suo cross propizia la rete di Lewa.
Christensen 5: la difesa troppo alta gli provoca difficoltà nel tenere il passo di grandi velocisti come VInicius e Rodrygo
Kounde 4.5: erroraccio di posizionamento in occasione del primo gol subìto, mentre in occasione del secondo gol ha grandi colpe comunicative, lasciando scattare Rodrygo libero alle spalle di Christensen.
Araujo 4: schierato sulla fascia per contrastare Vinicius, si lascia intimidire dallo stato di forma del brasiliano, causando il calcio di rigore del 3-1 per un’ingenuità dubbia per l’intensità, ma pesantissima a livello psicologico. Come se non bastasse, rimedia un’espulsione al 71’ che mette la ciliegina sulla torta di una prestazione orrenda.
Gundogan 5.5: si nota la sua importanza nella manovra offensiva, però quando attacca il Madrid non sa che pesci prendere. Particolarmente colpevole in occasione del quarto gol avversario, in cui si addormenta e lascia tirare Rodrygo senza difficoltà.
De Jong 6: non disputa un brutto match, ma fa un match senza infamia e senza lodi.
Pedri 6.5: verticalizza molto bene e si propone spesso in attacco, ma i compagni di squadra non sono bravi a concretizzare le sue creazioni (dal 61’ Yamal 6: l’espulsione di Araujo poco dopo il suo ingresso lo costringe al sacrificio difensivo per evitare una goleada).
Sergi Roberto 5.5: la posizione inconsueta è motivo di grande confusione. Essendo posizionato troppo alto, non riesce a rappresentare uno spunto sulla corsia, costringendo i compagni a servire esclusivamente Ferran Torres (dal 61’ Fermin Lopez 5: entra con troppa foga e poco rispetto del fair play, puntando a far male gli avversari).
Ferran 6.5: occasione molto importante al 5’ e traversa colpita in pieno al 12’ che avrebbero potuto cambiare la partita psicologicamente a favore del Barça. Torres è l’unico blaugrana a mettersi in mostra ma, complice la sfortuna e l’imprecisione, non trova il gol per pochissimo (dal 61’ Joao Felix 6.5: si rende protagonista di qualche giocata interessante, ma oramai lo spirito di squadra e il risultato sono già decisi al suo ingresso).
Lewandowski 6.5: fantasma sul terreno di gioco, isolato e inerme. L’unico picco della sua gara è il bellissimo siluro che trafigge Lunin al 33’, segno di un eterno campione.
All. Xavi 5: le scelte conservative di Kounde centrale e Sergi Roberto troppo avanzato penalizzano troppo il Barcellona, inerme in difesa e poco troppo sbilanciato sulla fascia destra in fase offensiva.