Male non malissimo il verdetto. E no, non è l’antitesi di un celebre tormentone estivo italiano di Shade, ma la situazione attuale della Roma dopo aver estratto dall’urna di Nyon, come al solito tutt’altro che benevola per i capitolini, la pallina degli spagnoli. Perché il malissimo sarebbe stato centrare l’Arsenal, assieme alla Juventus e al Manchester United la vera favorita per la vittoria finale oltre che prima in classifica in Premier League. Ma subito dopo la mala-pescata Gunners, sarebbe stato positivo evitare anche le due spagnole. Il Betis Siviglia, uscito dal raggruppamento dei capitolini e che ha costretto Mourinho a passare dai playoff, costringendo i capitolini a fare un solo punto in due gare, sono stati sorteggiati con il Manchester United, mentre ai giallorossi è toccata l’ottima Real Sociedad.

IL PERCORSO

I baschi arrivano a giocare l’Europa League dopo il buon campionato dello scorso anno, che li ha visti arrivare sesti, a solo una manciata di punti di distanza dal piazzamento Champions.
La cosa che più spaventa, però, è come i baschi arrivino al match mediante un impeccabile percorso in questa stagione: in campionato occupano ad oggi la terza posizione in classifica, grazie ai 43 punti conquistati in appena 22 partite. Ma ancora meglio hanno fatto in Europa League, dove hanno saltato a pié-pari il Play-off grazie alla primissima posizione nel girone: gli spagnoli hanno vinto cinque delle sei gare disputate nel girone, arrivando sopra allo United e eliminando il piccolo Omonia, ma anche i moldavi dello Sheriff, molto maturati negli ultimi anni e che si son tolti la soddisfazione di affacciarsi a palcoscenici importanti, battendo persino il Real Madrid.

CHIAVE TATTICA

La squadra allenata da Alguacil è un mix perfetto fra calcio spagnolo e stile basco: fa del possesso palla l’arma sulla quale poggiare il proprio gioco. L’idea è tenere tanto il pallone, facendo un rapido giro-palla alla ricerca di un varco difensivo o di un qualsiasi tipo di corridoio fra le maglie avversarie. Ma come da tradizione basca, la Real è anche una squadra verace e aggressiva, vogliosa di andare sul pallone. Ha uno stile improntato, quando lo spazio lo concede, sulla verticalità. Tanta grinta e quanta qualità, quindi.

IL GRUPPO

Non poteva essere altrimenti per una squadra che poggia le migliori peculiarità quasi interamente sull’estro dell’infinito David Silva. Sulle due fasce giocheranno Oyarzabal e Kubo, già pronti per un top club, mentre il centravanti su cui la Roma dovrà prestare massima attenzione è il norvegese Sorloth.
In mezzo giocherà l’espertissimo Illaramendi, colonna della compagnia basca, assieme a Zubimendi e Merino. Dietro attenzione all’interessantissimo Le Normand.

SISTEMA DI GIOCO

La base di Alguacil parte da una solida difesa a quattro, ma il sistema tattico è disposto a spaziare dalla batteria della trequarti a tre, al doppio mediano, arrivando fino ad un più classico 4-3-3.
La reazione dei giornali spagnoli però, con tanto di ammissione di un sorteggio sfortunato nell’aver pescato la Roma di Mourinho, rinvigorisce il gruppo dello Special One, che non dovrà sottovalutare i rivali, ma affrontarli con la consapevolezza che passare il turno è possibile.

SimoneS