Sono giorni burrascosi a Roma. L’ala giallorossa della città, tra addii importanti e cessioni pesanti, è sull’orlo di una rivoluzione calcistica. Spesso, tuttavia, tra esagerati sentimenti di rabbia e di sconforto ci si dimentica delle vere e reali disgrazie della vita. Seppur il calcio, in Italia e sopratutto a Roma, è vissuto come una vera e propria ragione vitale, sono tante altre le priorità nell’esistenza di un uomo che ritornano alla mente solo quando si rischia di perderle per sempre. Come la salute, la famiglia o la vita di un figlio. Proprio quest’ultimo tema è una disgrazia che perseguita e distrugge la vita di un genitore. Il rapimento dei figli, infatti, è una piaga terribile. Basti pensare che sono 1 milione i minori che scompaiono ogni anno nel mondo, di cui solo una piccola percentuale viene ritrovata. In Italia scompare in media un bambino ogni sette giorni, e solo il 18 per cento di questi torna a casa
UFFICIALE: Amadou Diawara è un calciatore della Roma
Questa estate l’#ASRoma sta utilizzando i video sui social media dedicati ai nuovi acquisti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei bambini scomparsi in tutto il mondo.@telefonoazzurro ❤️ @MissingKids pic.twitter.com/SoQ6Q8GLD4
— AS Roma (@OfficialASRoma) 1 luglio 2019
Per questa ragione la Roma ha deciso di intraprendere una splendida campagna al fine di sensibilizzare questo importante tema. La società giallorossa, infatti, ha iniziato una collaborazione social con il Telefono Azzurro in Italia e con il National Center for Missing and Exploited Children negli Stati Uniti. In contemporanea all’annuncio di un nuovo giocatore, evento dall’ingente portata social, la Roma posterà due video per ogni comunicato: uno dedicato ai bambini italiani e uno per quelli americani. Un’ iniziativa lodevole e apprezzata ma sopratutto importante. Perché non bisogna mai dimenticare quali sono le priorità della vita.