Il sindaco Sala apre al nuovo San Siro: "Se Milan e Inter hanno bisogno, siamo qui"

single

In Italia, nel corso degli anni, la questione stadio da Nord a Sud continua ad essere un argomento di punta. Lo stadio, casa dei tifosi di tutto il mondo, nel nostro paese non ha ancora attribuito lo stesso senso che ha, con l’evolversi dei movimenti calcistici, in altre Nazioni. Club come Inter, Milan e Roma sono le più vicine a trasportare questa cultura e, nonostante ciò, spesso vengono frenate nei loro intenti.

Il nuovo San Siro è la storia degli stadi italiani ma alle proprietà delle squadre, fortemente riconosciute anche oltre confine, sembrerebbe non bastare più. L’evolversi delle tecnologie e dei tempi stessi ha fatto si che lo stadio diventasse un vero e proprio centro commerciale: ristoranti e negozi sono parte della struttura. Inoltre un grande problema che riguarda gli stadi italiani è quello della manutenzione: pochissime strutture sono, infatti, curate e tenute al massimo del loro splendore. Il dubbio sorge spontaneo: perché non costruire nuovi impianti o per lo meno adattarli? La risposta si può trovare nella burocrazia, spesso lenta e sostanziosa, e nelle enormi spese richieste ad ogni società.

Inter e Milan, però, non hanno intenzione di fermarsi e il momento di abbandonare il Meazza sembrerebbe sempre più vicino. Il Tar della Lombardia, nel frattempo, avrebbe deciso di non accogliere la sospensiva di Palazzo Marino sul vincolo posto dalla Sovrintendenza sul nuovo San Siro, il quale punterebbe a preservare la struttura stessa. Il sindaco della città di Milano, Giuseppe Sala, avrebbe commentato la decisione del Tar invitando anche i due club a dare delle risposte.

NUOVO SAN SIRO, LE PAROLE DEL SINDACO GIUSEPPE SALA

IL VINCOLO SUL NUOVO SAN SIRO –  “Penso che la partita non sia chiusa, nessuno dei protagonisti ha trovato la soluzione giusta, quindi nessuno si deve responsabilizzare, tanto meno io”.

INTER E MILAN – “Non ho incontrato Milan e Inter, ma se loro hanno bisogno siamo qui. Abbiamo un procedimento aperto e stiamo aspettando risposte da loro”.