Durante questi caldi giorni estivi, in America si sono affrontate Barcellona, Real Madrid e Juventus, i tre club che sono ancora dentro il progetto “Superlega“. Nell’edizione odierna di Tuttosport, viene analizzato quello che potrebbe essere il nuovo modello di un progetto calcistico di valore globale, che possa dare un futuro al calcio europeo.

In questo momento – sottolinea il quotidiano – il calcio europeo non ha prospettive rassicuranti. Si pensi al fatto che la Premier League guadagni quattro volte la Serie A, tre volte la Bundesliga e due volte la Liga. A questo viene aggiunto il nuovo regolamento Uefa, che prevede che non si possa spendere più del 70% di quanto si incassa.

Dalla richiesta nel mondo dei media di un prodotto globale e spettacolare nasce il nuovo modello evoluto della Superlega. Un’evoluzione che potrebbe prendere corpo  qualora la Corte Europea non si pronunciasse in favore dell’Uefa nel giudizio in corso che dovrebbe terminare a inizio 2023. Una vera e propria Lega dell’Unione Europa, che comporterebbe due gironi da 14 o 16 squadre, che si sfiderebbero successivamente in eventuali playoff per decidere il vincitore finale. Per quanto riguarda invece i campionati nazionali, questi non scomparirebbero. Anzi, potrebbero continuare a essere una delle vie di accesso alla nuova competizione internazionale.

Infine, a livello di introiti, l’idea è quella di ridistribuirli su un territorio geopolitico più ampio di quanto accada oggi.

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Francesco Scanu