TOP E FLOP DELLA 30ª GIORNATA – Si è appena conclusa una 31ª giornata ricca di polemiche.
Il Napoli sbanca l’Allianz Stadium al minuto 93’ e mette virtualmente le mani sul titolo di campione d’Italia, traguardo per cui ormai manca solo l’ufficialità. Crolla dopo una lunga serie di risultati utili consecutivi la Lazio di Sarri, sconfitta da un Torino pragmatico e ben messo in campo dallo stratega Ivan Juric. Resta terza in graduatoria la Juventus, dopo la discussa restituzione dei 15 punti di penalizzazione.
Chiude la zona Champions la Roma, sconfitta nel posticipo del Gewiss per mano dell’Atalanta (bergamaschi settimi a -4 dal quarto posto). Inseguono la qualificazione all’Europa anche le due milanesi, che tornano finalmente al successo in Serie A trascinati rispettivamente da un super Leao ed un Lukaku formato 20/21.
Nella parte bassa di classifica abdicano Sampdoria e Cremonese: i doriani impattano nella cruciale sfida salvezza contro lo Spezia, mentre l’11 di Ballardini perde in malo modo contro l’Udinese. È bagarre invece tra Verona, Spezia e Lecce, tutte racchiuse in soli 2 punti. Di qui alla fine sarà una lunghissima volata per non retrocedere.
Ora però diamo uno sguardo più approfondito alle prestazioni dei singoli che più si sono distinti (nel bene e nel male) durante questo turno di campionato.
TOP
R. LUKAKU: (voto 8.00)
Tanto tuonò, che piovve. Il belga non segnava su azione addirittura da agosto. Dopo i primi 45 minuti abbastanza sottotono, in cui viene contenuto agevolmente dai centrali toscani, si scatena nella ripresa vestendo i panni di MVP. Secondi 45 minuti di un’intensità e una ferocia pazzesca, in cui sale definitivamente in cattedra e dà l’impressione di essere tornato quello ammirato durante l’esperienza contiana. Primo gol di pregevole fattura, con un diagonale preciso; secondo che arriva al termine di un’azione personale degna dei tempi migliori, in cui esalta tutta la sua straripante potenza in campo aperto. Sul finale, si toglie anche lo sfizio di servire l’assist a Lautaro per il 3 a 0. Prestazione totale, che può finalmente sbloccarlo anche dal punto di vista mentale.
Scatenato.
S. VERDI : (voto 8)
Ispira il gioco, guida la manovra e realizza una doppietta di straordinaria importanza nell’economia della stagione veronese. La gara del Bentegodi testimonia, in maniera inequivocabile, quanto un giocatore del suo calibro possa spezzare gli equilibri all’interno della corsa salvezza. Si vede fin da subito che è in serata: col suo grande talento spacca in due la partita, toccando un’infinità di palloni e fornendo spunti interessanti sia in fase di rifinitura che di conclusione. La sua personalità e la sua tecnica sono la chiave per avere la meglio su un Bologna in un ottimo stato di forma. Allo scadere del primo tempo si prende la responsabilità di calciare un rigore pesantissimo; nella ripresa corona la sua magnifica prestazione con un’altra firma, stavolta di testa.
Provvidenziale.
L. SAMARDZIC: (voto 7.5)
Il gioiellino friulano vive una giornata di grazia, mostrando tutto il repertorio a disposizione e strappando meritatamente il titolo di MVP. 65 minuti di rara bellezza e concretezza, in cui alterna sapientemente lampi di classe a giocate di estrema efficacia. Dopo soli 120 secondi illumina il pomeriggio della Dacia Arena con una trivela chirurgica; poco prima della mezz’ora pennella una punizione magistrale sulla testa di Nehuen Perez per il gol del raddoppio. Durante il resto del match detta i ritmi, taglia in due la mediana della Cremonese con le sue costanti accelerazioni e inventa a più riprese corridoi invisibili ai più. 5 gol e 3 assist per lui in questa stagione; l’ex Lipsia ha scalato le gerarchie di mister Sottil, attestando le sue eccelse qualità e ponendo basi importanti per il proprio futuro.
Prelibato.
FLOP
PROVEDEL: (voto 5)
Dopo aver inanellato performance sempre convincenti e ben 18 clean sheet stagionali, nella gara dell’Olimpico contro il Torino l’estremo difensore biancoceleste dimostra di essere umano. Per la prima volta in campionato commette un errore pesantissimo, che pregiudica la gara e risulta determinante in ottica risultato. Sicuramente il tiro da fuori di Ilic è insidioso, però lui nell’occasione non sembra particolarmente reattivo. Nel corso del match prova a riequilibrare il tutto, salvando in un paio di circostanze i suoi e sottolineando il fatto che si sia trattato di un semplice episodio. Nel complesso riesce anche a dare la consueta solidità al reparto ma, considerati il livello e la continuità raggiunte nel corso dell’annata, un errore così plateale fa davvero troppo rumore.
Rivedibile.
POSCH: (voto 5)
Fin qui è stata una delle migliori rivelazioni in assoluto di questa stagione, manifestando ottima continuità di rendimento e grandi capacità realizzative. Tuttavia, nella gara contro il Verona, il difensore austriaco appare meno solido e concentrato rispetto a quanto mostrato finora. Il classe ‘97 incappa nella classica “giornata no”, evidenziando una serie di errori non da lui: durante la prima frazione viene graziato in occasione del fallo al limite dell’area su Depaoli, mentre nella seconda si perde Verdi in marcatura causando il raddoppio gialloblù. Non riesce mai a prendere il tempo e ad adottare le contromisure giuste, concedendo troppo spazio alle avanzate scaligere e risultando pressoché nullo in fase offensiva.
Annebbiato.
AMRABAT: (voto 5)
È stato uno degli uomini copertina di Qatar 22, ma durante la seconda parte di stagione in maglia viola sta faticando parecchio. La gara del Brianteo conferma ancora una volta le evidenti difficoltà del marocchino, in netto calo rispetto ai suoi altissimi standard di rendimento. La sua prova è impalpabile, caratterizzata da una condizione fisica non ottimale: meno intenso del solito, poco lucido in fase di possesso e spesso in ritardo in copertura. Sbaglia la gestione in un un paio di circostanze e soprattutto si rende protagonista in negativo nell’occasione del calcio di rigore che decide la partita, con un intervento tanto ingenuo quanto inutile. Il classe ‘96 perde tantissimi duelli e sembra un lontanissimo parente di quello ammirato durante la manifestazione mondiale.
Irriconoscibile.
A cura della redazione Fanta__Boom