Notizia nell’aria da molto, ma ufficiale solo da pochi giorni, è l’accesso del Torino alle fasi preliminari dell’Europa League, in seguito all’esclusione del Milan, concordata con l’UEFA.
Nonostante le diatribe finanziarie dei rossoneri, la stagione del Torino è stata una delle più convincenti degli ultimi anni, meritevole dunque in ogni caso di un plauso, formalizzato ora dall’accesso alle coppe europee.
Quella di Mister Mazzarri è probabilmente la squadra più convincente dal 2015, ultimo anno d’Europa per il Toro, ma più in generale la squadra piemontese è ricca di storia e di grandi notti internazionali.
Dunque, per celebrare l’accesso dei granata in Europa League, ecco le 5 migliori partite del Torino in questa competizione:

Il Mister Luigi Radice festeggia lo scudetto del ’76, sulla destra Giuseppe Dossena (Fonte immagine: Wikipedia)
NANTES – TORINO 0-4 (Stagione 1986/87)
Andata del primo turno dell’allora Coppa Uefa, il Torino di Comi, Dossena e di Junior, allenato dal Mister Luigi Radice, sfida il Nantes del primissimo Desailly.
Nonostante l’ ottima rosa della squadra francese, il Toro parte chiaramente favorito e dopo un primo tempo bloccato, condito dalla doppia ammonizione per il centrale francese Vincent Bracigliano, i granata cambiano faccia nella seconda frazione.
Dal 54′ al 89′ è assedio: finirà 0-4; reti di Comi, Beruatto e doppietta di Giuseppe Dossena, il vero bomber della squadra di Radice.
La Coppa Uefa dell’ ’86/’87 finì purtroppo prima del previsto per il Torino, con l’eliminazione ai quarti per mano degli austriaci del Wacker, fermati in semifinale dal Göteborg, che quella coppa la vinse.

Casagrande festeggia dopo il gol contro il Real Madrid (Fonte immagine: Wikipedia)
TORINO – REAL MADRID 2-0 (Stagione 1991/92)
Quella contro il Real di Butragueño è ad oggi una delle vittorie più belle della storia del club granata.
È il Torino del grande Emiliano Mondonico; non ha mai perso un partita tra gironi, ottavi e quarti, ma ora deve rimontare i Galacticos in semifinale al Delle Alpi, da sfavoriti.
L’affluenza allo stadio è da pelle d’oca: 60.000 spettatori; un solo risultato disponibile dopo la sconfitta al Bernabeu per 2-0 all’andata per arrivare in finale; la partita si assesta da subito sui giusti binari.
Il Toro parte in quarta e costringe al 7′ minuto Chendo all’autogol, da lì è una vera e propria battaglia.
Ci vorrà più di un’ora per vedere i ragazzi di Mondonico segnare di nuovo, quando al 77′ Luca Fusi sigla il 2-0.
C’è solo una cosa da fare a questo punto: non prendere gol.
Il Toro è in finale……sarà Torino-Ajax.

Annoni prova a fermare Bergkamp (Fonte immagine: Wikipedia)
TORINO-AJAX 2-2 (Stagione 1991/92)
Finale di Coppa UEFA, all’epoca non era ancora a scontro diretto, ma le due finaliste erano chiamate al più classico incontro suddiviso in andata e ritorno.
Il Torino di Mondonico, come già visto, arriva da una rimonta stellare contro il favoritissimo Real Madrid, ma ad attenderli in finale è una squadra, se possibile, ancora più forte. L’Ajax di De Boer, Pettersson ( tra l’altro decisivo in finale con il Goteborg nell’ ’86) e del primissimo Van der Sar, ma soprattutto era l’Ajax di Bergkamp.
Gli olandesi mettono le cose in chiaro si da subito, quando al 14′ va in gol Wim Jonk (due anni dopo sarà protagonista di un’altra finale di Coppa UEFA insieme a Bergkamp, questa volta all’Inter).
La partita cambia totalmente faccia nell’ultima mezz’ora:
Al 62′ va in gol Juniior Casagarande, dando speranza ai granata, ma dopo soli 12 minuti Pettersson riporta in vantaggio l’Ajax.
Il toro non si arrende e Casagrande sigla la doppietta personale all’ 84′.
Tutto è rimandato al ritorno, quando l’Ajax porterà a casa la coppa solamente per le due reti fuori casa, dopo lo 0-0 ad Amsterdam.

Josef Martinez con la maglia dell’Atlanta United, squadra con cui lo scorso anno ha vinto il titolo di capocannoniere in Mls (Fonte immagine. Wikipedia)
COPENAGHEN – TORINO 1-5 (Stagione 2014/15)
Facciamo un bel passo in avanti, alla stagione 2014/15, ultima rilevazione del Toro in Europa, dopo un digiuno di oltre 10 anni.
Sulla panchina granata c’è Gian Piero Ventura, capace con la dirigenza di assemblare una squadra di altissimo livello, trascinata in Europa l’anno prima da un giovane Ciro Immobile, capocannoniere della Serie A, venduto in estate al Borussia Dortmund per poco meno di 20 milioni di euro.
In attacco ora ci sono Amauri e Quagliarella, con Josef Martinez ad alternarsi. Il valore aggiunto dell’undici è però senza dubbio la difesa, con tre centrali solidissimi come Glik, Moretti e Bovo e due terzini di spinta come Darmian e Molinaro.
In un girone con Copenaghen, Club Brugge ed HJK, i danesi sono quelli da battere e, se l’1-0 dell’andata fu l’occasione per mettere in chiaro le intenzioni del Torino, il ritorno in trasferta fu la dimostrazione di forza di una squadra che avrebbe poi fatto faville.
È l’ultima partita del girone B, con i granata chiamati a vincere per passare il turno.
Il match parte male: al 5′ Amartey porta in vantaggio il Copenaghen, ma al 15′ rimette la situazione in pareggio Josef Martinez, protagonista assoluto della notte.
In 10 minuti il Copenaghen rimane in 9 uomini, con due follie di Antonsson e Jorgensen, entrambi puniti con l’espulsione diretta prima al 30′ poi al 40′.
Non c’è più storia e il Toro si diverte: al 42′ Amauri fa 2-1.
Di ritorno dall’intervallo segna ancora Josef Martinez e dopo soli 2 minuti, Darmian fa 4-1.
Al 53′ Gastòn Silva chiude i giochi siglando il definitivo 5-1.
Festa grande, interrotta ben presto dai sorteggi: ai sedicesimi c’è l’Athletic Bilbao.

Fabio Quagliarella con la maglia del Torino (Fonte immagine: Wikipedia)
ATHLETIC BILBAO – TORINO 2-3 (Stagione 2014/15)
Eccola, la partita più bella che il Torino abbia mai disputato in Europa League (almeno da quando la competizione ha questo nome).
A Bilbao Ventura e i suoi arrivano per vincere, dopo il 2-2 di Torino.
Le premesse sono buone, con gli undici granata convinti di potersela giocate, dopo l’ottima prestazione all’andata, ma il San Mamés è un campo punitivo per la maggior parte delle squadre europee e non solo.
Il Toro parte a mille e Quagliarella fa 1-0 dopo 16 minuti.
La risposta dei ragazzi di Valverde arriva al 44′, quando Andoni Iraola segna l’1-1, ma dopo solo 3 minuti, nel recupero, Maxi Lopez fa tornare la sua squadra in vantaggio.
Al 61′ De Marcos riporta la partita in parità, ma bastano 7 minuti a Matteo Darmian per regalare il match al Torino.
3-2 finale e granata agli ottavi, dove purtroppo la loro avventura finirà, per mano dello Zenit, ma quella di Bilbao rimarrà per sempre tra le notti più belle per tutti i tifosi del Torino.
Al via a Luglio dunque, la stagione del Torino, che come prima cosa dovrà qualificarsi per l’Europa League.Il Presidente Cairo ha da poco dichiarato di essere fiero dei propri ragazzi e di sentire di meritare questa occasione.
Per il Toro sarà la prima partecipazione alle coppe europee dopo quella notte di Bilbao, con la consapevolezza di avere una grande storia alle spalle e con la speranza, ovviamente, di regalare altre serate indimenticabili.
Fonte immagine di copertina: Wikipedia