Il trasferimento che non ti aspetti: Totti poteva vestire la maglia del Cagliari

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Nella stagione 1992/93, grazie alla fiducia di Vujadin Boskov, un ragazzo di nome Francesco muove i suoi primi passi in Serie A. Si tratta di un talento cristallino, a Roma se ne accorgono quasi tutti, anche se, il futuro der Pupone avrebbe potuto conoscere altre strade. Diverse squadre, infatti, provarono ad assicurarsi le prestazioni di Totti: la Sampdoria, il Real Madrid anni dopo, e infine chi non ti aspetti, ossia il Cagliari. Come raccontato da Goal.com, il 1997 è un momento complicato per la stella giallorossa, il quale non ha convinto il tecnico Carlos Bianchi ed è ai margini della squadra. La Samp si fa avanti, mentre Carlo Mazzone, ai tempi allenatore del Cagliari, scorge una possibilità e chiama Sensi, suo ex Presidente.

“Preside’, mi scusi, se Totti se ne deve proprio anda’ via da Roma, perché non lo dà a me? Lo porto a Cagliari, glielo seguo io. Stia tranquillo, glielo curo come si deve, perché l’ho cresciuto e so come gestirlo. Totti c’ha talento, non lo possiamo spreca’. Poi, quando lei mi chiama, glielo rimando”.

Una possibilità per parlarne sarà al Trofeo Internazionale-Ina Assitalia “Città di Roma”, occasione in cui il Cagliari ci riprova, ma il talento del giocatore fa il resto. La Roma vince il trofeo, mentre Francesco Totti, dal canto proprio, illumina la serata con un paio di prodezze degne di nota: un pallonetto e un tiro preciso sotto il sette. È il segno che la Roma attendeva, Francesco non si muove.

“Totti è più forte di Litmanen, non lo cedo più. Carle’, mi dispiace per te, ma Totti resta qui“.

(Fonte immagine in evidenza: profilo ufficiale IG @francescototti)

 

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Enrico Filia