Il doppio ex di Juventus e Lazio, Igor Tudor, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport nella quale ha parlato proprio della sfida che vedrà di fronte i bianconeri e i biancocelesti.
LE PAROLE DI TUDOR
SU JUVENTUS-LAZIO - “Sicuro che la guardo. Io mi aspetto una bella partita con due squadre allenate da due tecnici nuovi, partiti bene con energia e idee nuove. C’è positività intorno a loro. A me piace vedere le azioni da rete e credo che il calcio debba andare in questa direzione. I tifosi li attiri se giochi all’attacco per fare gol e credo che sia Motta che Baroni da questo punto di vista siano partiti col piede giusto".
SULLE DUE ROSE - "Hanno la possibilità di reggere due competizioni. Chi ha allestito i due gruppi ha fatto le cose per bene, si tratta di due società serie e vorranno provare ad andare avanti su due fronti. Stanno facendo benissimo anche in Europa e questo è un bene per il calcio italiano".
SU THIAGO MOTTA - "Penso che la sua fase difensiva sia il punto di forza. Per quanto riguarda la sua fase offensiva io la penso come lui: non ci sono più i ruoli fissi, il numero 6, il numero 8 etc. Io credo che sempre di più nel futuro il calcio andrà in questa direzione, meno posizionamento e caos organizzato. Una struttura che si può esprimere con giocatori differenti contando anche sull’attacco dello spazio e la riaggressione. Serve ovviamente una grande condizione fisica. Ai giocatori si dà una libertà di movimento all’interno di un gioco studiato. Il calcio troppo posizionale è superato, è anche più facile da leggere. Ora si va nell’area avversaria con i difensori e si difende anche con gli attaccanti. Diciamo che il precursore, il primo è stato Gasperini. Motta non è Gasperini, ma ha fatto suoi alcuni principi".
SU BARONI - "Questo è molto bello, il fatto che un tecnico possa avere una sua opportunità anche dopo una carriera già lunga. Non tutti riescono a essere scoperti subito. Lui ha dato una bella identità alla Lazio. Sono stati presi anche giocatori importanti come Tavares, Tchaouna e Dia che si sono uniti a un gruppo composto da ragazzi perbene".
SUI SUOI RICORDI NELLE DUE SQUADRE - "Due cose diverse. Nella Juve ho creato il mio Dna avendoci vissuto 8 anni quando ero giovane, il club mi ha dato l’impronta di cosa sono diventato. Alla Lazio nei tre mesi mi sono divertito tanto con lo staff, i giocatori e il club. È stato fatto un bel lavoro anche a Roma".
SU DOUGLAS LUIZ - “Io alla prima partita ho fatto gol con il Perugia, sono partito alla grande. Se hanno scelto Douglas vuol dire che è bravo, anche Platini ha faticato all’inizio, quelli forti escono sempre".
SU CHI VINCE JUVENTUS-LAZIO - "Si gioca a Torino e la rosa bianconera è più forte. Io dico che vince la Juve".
SULLA FAVORITA PER LO SCUDETTO - “Io dico quattro squadre: l’Inter leggermente avanti rispetto a Milan, Juve e Napoli. Hanno le rose migliori. Dietro a queste squadre prevedo Atalanta e Roma come outsider. Quindi la Lazio e poi le altre”.