Violenze nel calcio brasiliano: i numeri sono inquietanti

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In Brasile, la situazione in ambito calcistico è tutt’altro che tranquilla. Statistiche poco confortanti mettono in luce un problema non nuovo nel mondo del calcio: quello della violenza. Violenza negli stadi, violenza all’esterno, autobus danneggiati, e persino giocatori aggrediti. Episodi che ci fanno tornare indietro ai tempi degli hooligans in Inghilterra.

STATISTICHE SHOCK

Come riporta il quotidiano Estadao, sono 15 gli avvenimenti gravi da inizio anno: violenze gravi ogni 4 giorni. I tipi di aggressioni sono dei più disparati. Si passa da attentati subìti da autobus in cui vengono colpiti i giocatori, come è successo per le delegazioni di Gremio e Bahia, a vere e proprie ferocità, come il trauma cranico riportato dal paraguaiano Villasanti. Per non parlare dell’intervento agli occhi a cui si è sottoposto il portiere Danilo Fernandes dopo essere stato ferito da delle schegge e l’uccisione a colpi di arma da fuoco di un uomo, in seguito a una rissa che ha preceduto Atletico-MG e Cruzeiro. Sicuramente sono necessari dei seri provvedimenti. Di questa idea è anche Sampaio, vice-presidente ad interim della Federazione Atleti, che suggerisce di blindare i bus che trasportano gli atleti e di non disputare in stadi piccoli partite che riguardano la retrocessione. A queste dichiarazioni risponde subito il sindacato dei calciatori verdeoro, i quali sostengono di lasciar preoccupati lo stadio quando si perde una partita, perchè non si sa mai quello che potrebbe succedere. Una cosa è certa: sia Sampaio sia i giocatori sono della stessa idea, bisogna proteggere gli atleti. Non si può più rimandare, il momento giusto per iniziare è ora. 

 

MarcelloM