Il progetto giovani della Juventus, iniziato qualche anno fa con la creazione della seconda squadra, continua a prendere forma. In questo precampionato soprattutto Nicolò Fagioli e Matias Soulé si sono messi in luce alla corte di Massimiliano Allegri, ma anche i vari Da Graca, Cudrig, Compagnon e Barbieri si sono dimostrati elementi interessanti e di valore. Altro elemento che potrebbe rivelarsi una risorsa per la prima squadra è Fabio Miretti, che si unirà alla squadra tra qualche giorno, in quanto è stato impegnato con la nazionale Under 19 fino a giugno inoltrato.
Tra le fila dei giovani talenti della Juventus di recente si è aggiunto Renan Yldiz.
CHI È RENAN YILDIZ
Renan Yildiz è un giovane calciatore nato il 4 maggio 2005 a Regensburg, in Germania; ha la doppia nazionalità, in quanto sua madre è tedesca mentre suo padre è turco. La sua avventura nel mondo del calcio inizia molto presto, a soli 7 anni, quando il Bayern Monaco lo ingaggia. Il bambino mostra nell’immediato qualcosa di speciale, un talento indubbiamente fuori dalla norma.
Yildiz nelle trafila delle giovanili del club bavarese, è riuscito costantemente ad imporsi con compagni di squadra più grandi. Nell’ultima stagione è stato uno dei protagonisti dell’Under 18 del Bayern Monaco, mettendo a referto 6 reti e 5 assist; sulle statistiche gravano alcuni problemi fisici che hanno costretto il calciatore a fermarsi in varie occasioni.
Dopo 10 anni a Monaco di Baviera ha deciso di non rinnovare il contratto con i tedeschi e di iniziare una nuova esperienza. Vari top club hanno monitorato il suo profilo, ma alla fine Yildiz ha scelto la Juventus. I bianconeri dunque sono riusciti ad aggiudicarsi le prestazioni di un talento dal potenziale esplosivo a parametro zero, così come accadde con Pogba e Coman in passato.
Il talento di Yldiz è riconosciuto a livello internazionale. Il classe 2005 infatti è stato inserito nella lista degli 80 ragazzi under 21 candidati per il Golden Boy 2022; fanno parte dell’elenco anche altri due bianconeri: Matias Soulé e Fabio Miretti.
PRIMI PASSI IN BIANCONERO
Renan Yildiz sta già facendo innamorare il mondo bianconero; gli sono bastate poche uscite infatti per dimostrare il suo valore. Nel Torneo di Aesch, disputatosi a Basilea, è stato il trascinatore della squadra allenata da Paolo Montero.
Contro il Valencia, nella prima partita del girone, Yildiz ha deciso il match con un tiro al volo di destro che, complice una deviazione, ha spiazzato il portiere avversario. Il trequartista è stato anche il mattatore della finale, sempre contro il club spagnolo. La partita si è conclusa 5-2 per la Juventus, con l’ex Bayern Monaco che ha realizzato una tripletta.
Il primo gol è nato da un movimento da attaccante puro che ha sorpreso la difesa avversaria su un preciso filtrante di Dorariotto: con freddezza e precisione ha battuto il portiere. Il raddoppio è una giocata d’alta classe: con agilità si libera dei difensori nei pressi dell’out sinistro, per poi avvicinarsi alla porta e segnare con un mancino rasoterra. Anche l’ultimo gol nasce da un assist calibrato di Dorariotto: ad Yildiz bastano due tocchi per superare il portiere ed appoggiare la palla in rete.
Il giocatore sembra già un elemento fondamentale per i dettami tattici di Paolo Montero. Il mister dell’Under 19 l’ha schierato alle spalle della punta, concedendogli libertà di manovra per svariare nelle varie zone d’attacco e non dare punti di riferimento agli avversari. Di certo Yildiz inizierà la stagione in Primavera 1, ma non è da escludere che con il passare dei mesi possa passare in Under 23, e mettersi alla prova in un campionato professionistico.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Nonostante Yildiz abbia solamente 17 anni, possiede già doti fisiche invidiabili. Alto 1,85 metri, ha una struttura fisica possente, che gli consente di usare il fisico per proteggere palla e contendersi i duelli aerei. Predilige giocare sulla trequarti, richiedere la palla con grande personalità in ogni zona di palla ed organizzare la manovra d’attacco. La sua visione di gioco, abbinata ad un notevole tecnica individuale, gli permette di giocare tranquillamente sul lungo e sul corto. La sua progressione palla al piede può diventare un’arma letale nelle ripartenze; nella conduzione è solito toccare numerose volte la sfera, prova della qualità che possiede. Tra le sue doti più pericolose rientra il dribbling: nell’ultima stagione al Bayern Monaco ha tentato 5,1 dribbling a partite, con una percentuale di riuscita pari al 71% (dati Instat).
Yldiz ha tutte le qualità necessarie per diventare una futura stella del calcio. Ovviamente gli aspetti in cui ha bisogno di migliorare restano molti, ma l’età è tutta dalla sua parte. Intanto i tifosi della Juventus possono ammirare le sue prestazioni tra le giovanili, sognando di osservarle in futuro in prima squadra.