ESCLUSIVA - Franco Cotugno: "Cannavaro ha voglia di allenare, Donnarumma sarà titolare a Euro2024"

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Franco Cotugno, membro dello staff di Fabio Cannavaro come preparatore dei portieri, è intervenuto ai microfoni di Numero Diez per parlare della situazione attuale del tecnico napoletano, recentemente accostato al Napoli (voce smentita dallo stesso Cannavaro), ma comunque desideroso di tornare su una panchina, dopo la sfortunata parentesi di Benevento. Impossibile, poi, non parlare della situazione portieri oggi in Italia e del quesito che si chiedono in molti: Donnarumma sarà il titolare a Euro2024?

Come è nato il rapporto lavorativo con Fabio Cannavaro?

"Eravamo amici di vecchia data anche se abbiamo otto anni di differenza. Io giocavo a Benevento in C1 e lui era un ancora ragazzino. Lui poi ha fatto una carriera ben diversa dalla mia e tutti la conosciamo. Finito il periodo da calciatore mi ha chiamato dicendomi che avrebbe voluto fare l’allenatore, che ha stima di me e che mi ha seguito nel mio percorso da preparatore dei portieri. Per me era un onore già solo sapere che lui mi avesse chiesto di entrare nel suo staff. Da quel momento è nata la collaborazione, ma io appunto già allenavo da 10/15 anni tra Serie B e C. Abbiamo iniziato questa avventura in Cina dove abbiamo vinto il campionato e abbiamo fatto una finale Champions asiatica, fino all'ultima esperienza a Benevento".

Se dovessimo considerare l'ambiente e lo stile di gioco, qual è a tuo parere la squadra ideale per Fabio Cannavaro in questo momento? 

"Il Mister è un 4-3-3, predilige questo sistema e lo conosce molto bene. Ci vuole però una squadra importante per far andare bene questo 4-3-3. È un personaggio importante e come tutte le personalità importanti ha bisogno di una grande situazione. Quando eravamo in Cina sono passati tra i migliori giocatori e allenatori e lì l'ho visto dedicarsi al campo in maniera assidua, è uno che ama quello che fa. Ha fatto la storia del calcio e quindi ha bisogno di progetti importanti. Il mercato degli allenatori però è strano, può succedere tutto e niente. Lui ha una gran voglia di tornare ad allenare e quindi è pronto per una nuova avventura. Deve solo trovare l’occasione congeniale per ripartire alla grande come ha sempre fatto".

Cannavaro ha recentemente acquistato il "Centro Paradiso" per farlo tornare a splendere come nell’epoca del Napoli di Maradona: che significato porta quel centro sportivo per i napoletani che hanno vissuto l’epoca degli scudetti?

"Il "Centro Paradiso" non è un centro sportivo, è un tempio per i napoletani. Maradona ha rappresentato qualcosa di molto importante: i napoletani vivono per il calcio. "Riaprire le porte del Paradiso" come titolo è perfetto, perché rende l’idea di cosa significhi per noi. Solo un grande come il Mister poteva affrontare questo progetto e sa benissimo cosa fare per riportare in auge questo centro. Io purtroppo non ci ho mai giocato, ci ho fatto solo qualche provino da giovane, ma anche per me è un tempio. È il luogo dove Diego si allenava, ma dove hanno anche vissuto Fabio e Ciccio (Fabio Cannavaro e Francesco Troise, ndr). Immagino che per loro questo centro sportivo abbia un significato ancora maggiore".

Con Franco Cotugno ci siamo poi concentrati sulla scuola dei portieri in Italia e sui tanti validi interpreti che ci rappresentano in Serie A o all'estero.

Come definiresti la situazione portieri in Italia oggi?

"Penso che dopo un periodo più buio dove erano titolari tantissimi stranieri ora siamo messi decisamente meglio. A partire da Donnarumma che giudico solo come portiere e basta vedere che partite gioca. Avrà commesso qualche errore nella sua carriera, ma nessuno non sbaglia mai. Poi ci sono Vicario e Provedel, che hanno fatto la gavetta nelle serie minori e ora giocano ai massimi livelli. Non dimentichiamoci Meret, che a Napoli è sempre un po' bistrattato ma ha grande talento e Silvestri, che ha sempre fatto bene all'Udinese, oltre a tanti altri buoni portieri. Penso a Montipò e soprattutto Caprile, che ho visto quando ero a Benevento contro il Bari ed è veramente forte: avrà modo per rifarsi dalle sfortune. In Italia non ci sono mai mancati i portieri".

Quindi credi che Donnarumma sarà il portiere titolare a Euro2024?

"Credo proprio di sì. Con l’Ucraina ha fatto una grande prestazione. Nella sua giovane carriera ha superato tantissime critiche e diversi momenti difficili, uscendone sempre a testa alta. Ognuno ha i suoi pregi e difetti, questi sono ragazzi come lo siamo stati tutti. Come tutti possono fare cose più giuste e più sbagliate".