Adli si presenta alla Fiorentina: "Scelta semplice, progetto super ambizioso"

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La conferenza stampa di presentazione di Yacine Adli, neo giocatore della Fiorentina in prestito dal Milan. Il francese si è subito reso protagonista all'esordio in maglia viola, con il nuovo numero 29 che nel recupero ha servito l'assist a Robin Gosens per l'incornata del pareggio. Di seguito le dichiarazioni.

ADDIO AL MILAN - "I dirigenti a inizio mercato mi hanno detto che avevano bisogno di vendermi e nella mia testa ero pronto ad andarmene. Ho avuto l'opportunità di venire qua a Firenze, in un progetto super ambizioso e l'idea mi è piaciuta subito. Per me è stato semplice, vedendo tutto ciò che è messo nel progetto. Non ho avuto dubbi".

RUOLO - "A me viene naturale essere uomo spogliatoio, anche qua mi sono trovato subito benissimo. Cercherò nel mio modo di aiutare, sia dentro che fuori dal campo: vivo per la mia squadra e per i compagni, se posso aggiungere qualcosa lo farò. A me piace giocare a calcio, solo quello, in campo ho fatto tante posizioni. Sono un centrocampista di formazione e mi vedo bene nei due in mezzo, ma posso giocare ovunque il mister e squadra avranno bisogno".

PALLADINO - "Guardo molto calcio e lui l'anno scorso a Monza ha fatto vedere tutte le sue caratteristiche e che poteva far giocare benissimo la squadra. Lo conosciamo bene tutti, abbiamo visto come lavora, ma serve tempo perché ci sono stati tanti cambi: dobbiamo capire tutti insieme cosa vuole, ma è tutto chiaro. E credo che la squadra crescerà tanto: quando avremo dentro questo stile di gioco, faremo male".

OBIETTIVI - "Sono arrivato da pochi giorni, ho fatto un allenamento con la squadra e giocato subito. Vogliamo però tutti la stessa cosa, vincere e dare il massimo. Per me dobbiamo puntare in alto, anche se in Serie A ci sono squadre forti possiamo avere il nostro spazio. Non abbiamo limiti, lavoriamo forte e guardiamo partita dopo partita. La cosa principale ora è conoscersi bene, anche noi nuovi dobbiamo ambientarci. Non è ancora il momento di pensare a cosa faremo a fine stagione, ma a cosa faremo adesso".

SERIE A - "Questo è un campionato che fa crescere tanto, quando arrivi dall'estero ambientarsi è durissimo. Il calcio è diverso, tatticamente penso sia il più difficile del mondo. E se un giocatore passa dall'Italia dopo qualche anno è più completo, anche ora penso di essere diverso da quando sono arrivato e aver cambiato posizione mi ha aiutato. Con Pioli ho lavorato tanto sulla fase difensiva. Devo però ancora crescere in questo aspetto, dando di più. Devo essere pronto anche fisicamente ma mi sento bene".

NAZIONALE - "Voglio far vedere che posso fare prove elevate con continuità. Se sul campo faccio bene, ci sarà spazio per me per farmi vedere anche da Deschamps. Prima la Fiorentina, poi potrò pensare alla nazionale".

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Scritto da

Alessio Sirna