Ederson brilla nell'Atalanta: l’analisi della sua crescita

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Ederson è sempre stato un giocatore di grande intelligenza tattica, dentro e fuori dal campo. Le sue scelte in partita lo avevano già fatto notare come un talento di categoria superiore. Oggi, la sua evoluzione lo ha portato a un livello ancora più alto, al punto da essere considerato uno dei migliori giocatori di questa Serie A. Matteo Brega de La Gazzetta dello Sport ha analizzato bene il suo caso.

PRELEVATO DALLA SALERNITANA, VOLUTO DA MEZZA EUROPA

L’Atalanta aveva intuito il potenziale di Ederson già nell’estate del 2022, quando ha investito circa 23 milioni di euro per prelevarlo dalla Salernitana. Oggi, il suo valore è più che raddoppiato, e alcune squadre hanno già tentato di strapparlo ai bergamaschi. A gennaio, il Newcastle ha mostrato interesse, mentre la scorsa estate il Manchester United è arrivato a offrire 50 milioni più bonus, ma l’Atalanta ha rifiutato.

Ederson si è ormai affermato come un giocatore di caratura internazionale, e il merito va sia alla società per averlo individuato così presto, sia a Gian Piero Gasperini per averlo valorizzato. Sotto la guida del tecnico, il brasiliano ha acquisito una maggiore consapevolezza e libertà in campo, soprattutto dopo la partenza di Teun Koopmeiners. L’assenza dell’olandese ha permesso a Ederson di giocare con meno vincoli, liberandolo da alcuni compiti di copertura e lasciandogli spazio per esprimersi anche in fase offensiva.

Ederson è il prototipo del centrocampista moderno: fisicamente forte, veloce, e incredibilmente intelligente nella scelta della posizione e dei tempi di gioco. Sa quando scalare, quando pressare e, grazie all’affinamento sotto Gasperini, ora sa anche quando cercare il tiro. Il suo gol contro il Genoa è stato un esempio perfetto: un tiro potente e preciso all’incrocio, che non ha lasciato scampo a Pierluigi Gollini.

Nonostante la mancata convocazione con il Brasile per questa tornata, dovuta alla rotazione voluta dal c.t. Dorival Junior, è solo questione di tempo prima che Ederson torni a vestire la maglia verdeoro. Il Mondiale del 2026 è già nel mirino, e il centrocampista sa che potrà essere una pedina importante per la Seleção nelle competizioni future.

La crescita di Ederson si vede anche nella maggiore libertà che ora ha in campo. Nella scorsa stagione, ha collezionato 53 presenze con 7 gol all’attivo, ma quest’anno sembra un giocatore ancora più completo.

BjorkB
Scritto da

Bjork Rajta