Ballardini avvisa la Cremonese: “Ecco cosa serve per battere il Torino”

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Alla vigilia del match contro il torino, in programma domani alle 20.45, il tecnico della Cremonese, Davide Ballardini, ha presentato la gara. Nella consueta conferenza stampa di rito, l’ex allenatore del Genoa si è espresso su diversi temi. Vediamo insieme le sue dichiarazioni.

I RECUPERI – “Da giovedì sono rientrati a tempo pieno Okereke, Dessers, Lochoshvili, Quagliata e Buonaiuto. Loro sono convocati”.

SVOLTA VICINA – “Per me la squadra ha fatto prestazioni più e meno buone, quando le abbiamo fatte meno buone avevamo anche la difficoltà ulteriore delle partite ravvicinate, non eravamo così pieni per fare belle partite. La situazione è chiara, non bisogna prendere in giro nessuno, ma noi dobbiamo fare sempre il massimo. Serve fare grandi partite per meritare qualcosa in più e credo che ce lo meritiamo”.

IL PUNTO SULLA SQUADRA – “Dobbiamo correre tanto, qui c’è il dovere di essere squadra, chiaro quando hai la palla e con semplicità, chiarezza e profondità arrivare il più velocemente possibile vicino alla porta avversaria. In fase difensiva abbiamo altrettanto bisogno di avere una squadra intera pronta subito. Quello che noi vediamo è che chi è appena rientrato non ha una condizione così ottimale, ma gli altri ci dicono che stanno sempre meglio. Abbiamo fatto 6 partite in 24 giorni e quindi quelle ti portano via tanta energia, la partita ti mantiene, l’allenamento ti migliora la condizione. Questa è la differenza”.

LA FORMAZIONE – “Lochoshvili ha fatto 3-4 allenamenti con la squadra e ha bisogno di allenarsi per il fisico che ha, più fa allenamenti intensi con la palla e meglio è, poi verranno fuori le sue qualità. Noi non abbiamo un regista classico, non lo è Castagnetti e nemmeno Meité, hanno caratteristiche diverse e hanno dimostrato di poter interpretare bene il ruolo di centrocampista centrale anche se non nascono con quel ruolo. Si adattano bene perché hanno testa e qualità per poterlo fare”.

IL TORINO – “Hanno un impatto molto forte, ti vengono a prendere, ti fanno sbagliare. Noi dovremo essere bravi se magari ci fanno sbagliare a sapere dove possiamo permettercelo. La nostra bravura dovrà essere capire prima dove giocare la palla in fase di possesso. Dovremo stare stretti, bravi a scalare a destra e sinistra quando cambiano gioco e cercano l’altezza”.

CASTAGNER – “Un galantuomo, un uomo per bene e mai sopra le righe. Probabilmente oggi non avrebbe fatto notizia come allenatore, ma io sono stato a Perugia due o tre mesi prima di venire alla Cremonese a vedere gli allenamenti degli umbri e siamo stati tutta la settimana con Novellino, che ci ha parlato di Castagner. Non lo conoscevo, ma ricordo una persona garbata, intelligente, perbene e competente”.