Bari-Salernitana 0-0, le pagelle: biancorossi spenti, quante insufficienze per loro!

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Finisce 0-0 la sfida tra Bari e Salernitana al San Nicola. In un match senza particolari emozioni, in cui prevale la noia, si materializza la divisione della posta in palio. Questo punto è più utile per i biancorossi che per i granata. I padroni di casa riescono a issarsi all'8° posto in classifica con 40 punti. Attualmente i playoff sarebbero realtà. Gli ospiti, invece, rimangono in piena zona retrocessione con 30 punti e pagano un punto dalla zona salvezza. Ecco le pagelle del match.

PAGELLE BARI

 

Radunovic 6.5: compie un vero intervento significativo nel corso dei 95 minuti disputatisi al San Nicola. L'opposizione sul destro di Zuccon agli albori del secondo tempo non impressiona per il gesto in sé, quanto per l'attenzione e l'importanza dell'intervento: a conti fatti, la sua parata vale il pareggio finale a reti bianche. 

 

Mantovani 5.5: contrariamente a quello che ha raccontato la sua stagione fino a questo momento, il numero 3 dei pugliesi gioca una partita un po' svagata nelle pochissime occasioni in cui viene sollecitato. La marcatura, con cui (non) contrasta la conclusione di Zuccon rischia di essere deleteria per sé e per i suoi. 

 

Simic 6: è il migliore dei centrali biancorossi: riesce ad annullare Cerri senza troppi patemi nel confronto diretto.

 

Obaretin 5.5: non è un titolarissimo della squadra di Longo e si vede. Il difensore italo-nigeriano patisce un po' di “ruggine”, che rischia di trasformarsi in qualcosa di più letale al 53': la mancanza di attenzione e di percezione del pericolo stanno alla base del "corridoio" che il classe 2003 concede a Zuccon. Solo un attento Radunovic evita la "frittata", che comunque negativamente la performance del braccetto di centro-sinistra. 

 

Favasuli 5: i galletti non sono pervengono mai lungo la fascia destra. Tante delle responsabilità si possono addossare al classe 2004, troppo timido nell'affondare lungo la sua corsia di competenza. (Dall'82' Pereiro s.v.).

 

Maita 5.5: il numero 4 biancorosso non sfoggia la migliore versione di sé in questa serata. Sia ben chiaro, il problema non riguarda tanto l'apporto difensivo dato ai suoi. Le mancanze sono più legate agli inserimenti offensivi: questi vengono quasi completamente a mancare. (Dal 62' Maiello 5.5: se Maita non vive una delle sue migliori serate, l'usato sicuro Maiello non dà “giri” in più al “motore” del Bari. Di fatto, è come se il numero 17 biancorosso si amalgamasse all'intensità blanda che imperversa a centrocampo.).

 

Benali 5.5: prova a entrare nel vivo del gioco con qualche sventagliata che possa dare respiro alla manovra a tratti priva di idee del Bari. Il centrocampista libico cresce soprattutto nella ripresa sotto questo aspetto, ma risulta un po' impreciso. (Dal 67' Oliveri 6: del suo ingresso in campo va premiata soprattutto la mobilità con cui cerca di rendere più viva la nevralgia barese. Il suo gioco è un po' fine a sé stesso, ma quantomeno ci prova.).

 

Maggiore 5: forse sente troppo la partita dell'ex. Fatto sta che si fa veramente fatica a trovare uno spunto o una giocata di qualsiasi natura che possa elevarlo.

 

Dorval 6: l'esterno algerino si dimostra pimpante quando deve attaccare lo spazio lungo la fascia destra. Quello che gli manca sono le soluzioni che possano dar manforte a un attacco che, da solo, produce poco. All'attivo, infatti, si registrano un'imbeccata per l'insolita incursione di Obaretin e un cross per Novakovich, che, però, colpisce solamente in fuorigioco.

 

Lasagna 5.5: la sgroppata, con cui si invola verso la porta difesa da Christensen al 20', è l'emblema della sua stagione: tanta volontà nell'attaccare lo spazio e nell'incidere nel decorso di una partita, poca freddezza nel capitalizzare l'azione da goal. Il suo tentativo di assist verso Bonfanti è tanto inspiegabile quanto poco efficace. Avrebbe meritato ben altra fortuna, invece, il diagonale mancino su cui Christensen si è opposto con un parata a terra al 28'. Anche lì, però, c'è da obiettare: al di là della buona parata del portiere ospite, le pulci vanno fatte a una conclusione che poteva essere angolato meglio. (Dall'82' Favilli s.v.).

 

Bonfanti 5: a parte un assist interessante ma leggermente lungo partorito sul finire del primo tempo, contribuisce a rendere abulico il peso specifico dell'attacco barese. Non riesce mai ad avere uno spunto che sorprenda seriamente la difesa della Salernitana. (Dal 62' Novakovich 5: entra nelle cronache della sfida per un colpo di testa pericoloso nel finale di partita. A parte questo gesto tecnico, avvenuto in fuorigioco, non incide mai.).

 

PAGELLE SALERNITANA

 

Christensen 6: il portiere della Salernitana entra in scena poco prima della mezz'ora: il suo intervento plastico a terra non è nulla di eccezionale, ma garantisce ai suoi di rimanere in partita.  

 

Ruggeri 6.5: è determinante in più di un'occasione nel tenere in piedi la difesa ospite. Se proprio dovessimo scegliere l'occasione che testimonia l'ottima tenuta arretrata del braccetto di centro-destra, optiamo decisamente sull'intervento con il piede destro attraverso il quale sventa la “minaccia” del cross di Lasagna nel pieno dell'area di rigore. 

 

Ferrari 5: l'errore, che commette al 20' del primo tempo, è clamoroso: il colpo di testa, con cui manca l'intervento sul pallone, apre un'autostrada che solo uno sciupone Lasagna non riesce a sfruttare. Da un difensore della sua esperienza ci si aspetta più sicurezza.

 

Lochoshvili 6: l'evanescenza dell'attacco dei padroni di casa e la timidezza di Favasuli gli fa vivere una serata di relativa tranquillità. La gestione del suo spazio in campo non è particolarmente complicata.

 

Ghiglione 6: a differenza di quanto del suo “collega” di fascia Corazza, ha il compito di dare equilibri difensivi alla folta nevralgia campana. Tutto sommato la missione gli riesce, considerando anche il fatto che il suo avversario diretto è il non irresistibile Favasuli.

 

Zuccon 6.5: che sia di destro o di sinistro, il tasso di incisione delle conclusioni della mezz'ala ospite diviene decisamente pericoloso soprattutto nella parte iniziale della ripresa: tra il 53' e il 55' mette in ambasce la retroguardia dei padroni di casa con due tiri molto pericolosi partiti dal cuore dell'area di rigore, seppur in posizione leggermente defilata. Spina nel fianco. (Dall'82' Girelli s.v.)

 

Amatucci 6: fa quel che può in un centrocampo non esattamente proiettato a infilare la difesa del Bari. Il classe 2004 cerca soprattutto di mettere ordine al reparto con giocate magari elementari, ma comunque sia giuste. Una di queste imbecca una delle due finalizzazioni pericolose di Zuccon. (Dal 95' Njoh s.v.).

 

Soriano 5: qualcuno l'ha visto? Ai limiti dell'invisibile. Cerca di lottare, ma non emerge il suo status di giocatore esperto e carismatico in grado di caricarsi la squadra sulle spalle.

 

Corazza 5: si vede poco e nulla. L'unico "squillo" degno di nota, che lo iscrive alla cronaca della partita, arriva proprio sul finire della sfida: trattasi di un traversone, che, se vogliamo, risulta anche interessante nella sua esecuzione. Peccato che sia un proprio velleitario ed evanescente per una deviazione “amica”. Velleitario ed evanascente, già. Un po' come la sua prestazione globale. (94' Tongya s.v.)

 

Verde 5: dovrebbe essere l'uomo in grado di apportare qualità al reparto offensivo della Salernitana. Invece non si accende praticamente mai, complice anche un baricentro votato più sul non prenderle che sul determinare. (Dal 74' Reine-Adelaide s.v.).

 

Cerri 5: mai incisivo. La Salernitana lo lascia troppo solo in proiezione offensiva ed è facile preda della difesa del Bari.

Fonte foto in evidenzia: profilo Facebook SSC Bari

MatteoM
Scritto da

Matteo Barile