Il presidente della Federazione polacca Zbigniew Boniek, ai microfoni di Tuttomercatoweb, ha manifestato il proprio disappunto sull’ufficialità emanata dalla International Football Association Board. L’IFAB, infatti, ha dato il via libera alla sperimentazione delle 5 sostituzioni nell’arco dei 90 minuti regolamentari, che aumenterebbero a 6 in caso dei tempi supplementari. Ogni Federazione nazionale sarà libera di adottare o meno questa nuova regola, introducendola momentaneamente nel regolamento delle proprie competizioni. Ogni possibile dubbio è stato chiarito dal presidente ex Roma, dichiarando che in Polonia la nuova regola non sarà adottata.
“Così non è calcio. È una decisione priva di fondamento, adottata solo per un eccesso di populismo da chi evidentemente non sa come funzioni una partita di questo sport”.
Il motivo di questa scelta si presume possa essere ricondotta alla sua avventura da giocatore con indosso la divisa della Polonia ai Mondiali di Spagna ’82, vinti dall’Italia e conclusi dalla sua selezione con il terzo posto:
“È assurdo dire che questa nuova norma sia giustificata dai ritmi forsennati odierni. E allora cosa dovremmo dire noi, che nell’estate del 1982 giocammo sette partite nella penisola iberica, spesso sotto il sole e con gare programmate l’una a tre giorni dall’altra? C’erano soltanto due avvicendamenti possibili, in quell’epoca. Il calcio è da sempre, giustamente, terreno di conquista per chi è meglio preparato, per chi corre di più, per chi è fisicamente all’altezza dell’impegno richiesto. Basta con le strane idee”.
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