Come gioca il Brighton di De Zerbi, prossimo avversario della Roma

single

Il Brighton di De Zerbi sarà il prossimo avversario della Roma nel percorso dell’Europa League. Un grande match che metterà a confronto due tecnici italiani. Uno appena entrato in corsa con i giallorossi mostrando ottime capacità al debutto in Serie A. L’altro con già tanti anni di esperienza e che dopo aver fatto la gavetta in Italia ha dimostrato il suo valore nel campionato più importante al mondo: la Premier League.

De Zerbi ha plasmato il Brighton grazie ai suoi concetti di gioco offensivo e moderni, che hanno permesso all’ex Sassuolo di ottenere tanti complimenti anche dai suoi colleghi, nonché dai migliori allenatori al mondo come ad esempio Pep Guardiola.

Vediamo dunque di scoprire meglio il Brighton & Hove Albion.

IL PROGETTO BRIGHTON DI TONY BLOOM

Il Brighton ha iniziato da circa tre anni un progetto che l’ha portato ad essere un club più ambizioso, sognando l’Europa piuttosto che contendersi la classica permanenza in Premier League. Prima, con Graham Potter, nella stagione 2021/2022, il Brighton infatti ottiene il suo miglior piazzamento della storia grazie al nono posto in Premier League, dopo aver lottato dal 2017/2018 al 2020/2021 per rimanere nel massimo campionato inglese. Alcuni giocatori di talento e le idee di Potter hanno portato competitività alla formazione: Bissouma, Trossard, Maupay, Caicedo, Mac-Allister e Cucurella sono tutti calciatori che sono emersi nell’annata del primo storico piazzamento nella parte sinistra della classifica (in futuro verranno tutti ceduti per le loro ottime prestazioni al Brighton).

L’IMPATTO DI DE ZERBI

Con la perdita poi di Potter, finito al Chelsea tramite la clausola che ha permesso al nuovo presidente Boehly di spendere ulteriori milioni anche per la guida tecnica dopo i pesanti investimenti dell’estate e l’esonero di Tuchel, il Brighton si è ritrovato dopo poche partite della stagione 2022/2023 senza allenatore.

Così, ecco che De Zerbi è stato chiamato per la grande opportunità della sua carriera dopo aver allenato un solo anno lo Shakhtar Donetsk. Si pensava solamente ad un passaggio temporaneo o a possibili difficoltà, invece Tony Bloom, presidente del Brighton & Hove Albion dal 2009, ha vinto la sua ennesima scommessa.

Roberto De Zerbi si è trovato sin da subito in armonia con l’ambiente e la dirigenza, facendo emergere altri giovani calciatori grazie al gioco offensivo che ha messo in risalto nuove caratteristiche tecniche. Grazie ai grandi risultati e un attacco formidabile (quarto miglior attacco del campionato) l’obiettivo dei sogni è finalmente arrivato: sesto posto e qualificazione in Europa League.

Con le cessioni di giocatori importanti negli anni come quella di Trossard, avvenuta già nella metà dello scorso anno e quelle di Mac-Allister e Caicedo della scorsa estate, De Zerbi ha dovuto rivedere le sue idee in mezzo al campo e non solo.

LA FORMAZIONE

In porta c’è il duo Verbruggen e Steele dopo la partenza di Sanchez. A partire dalla difesa non troviamo uno schema di gioco ben preciso, sempre in continuo cambiamento a seconda dell’avversario e dalle situazioni in campo. Partendo dai centrali, il capitano Lewis Dunk e l’olandese van Hecke sono i punti di riferimento difensivi. Invece, gli esterni o i terzini che spesso vengono spinti verso le sovrapposizioni possono variare, ma quelli con più presenze risultano Veltman sulla destra e Estupinan a sinistra.

A centrocampo le chiavi del gioco, dopo le grandi cessioni del calciomercato estivo, sono affidate a Billy Gilmour e Pascal Gross. Sempre più spesso, per via del grande numero di giocatori offensivi e di alcuni jolly, i due mediani di De Zerbi sono il classe 2001 e il tedesco.

Sulla trequarti, troviamo i giocatori di maggior talento e qualità che spesso non hanno un vero e proprio ruolo fisso, tranne uno: Mitoma. Il giapponese è una delle stelle della squadra, che preferisce agire sulla sinistra e rientrare in mezzo al campo col suo destro. Per un brutto infortunio, il Brighton potrebbe aver perso per tutta la stagione il numero 22. Per questo, Adingra, Buonanotte, Enciso (appena rientrato da un infortunio che lo ha messo k.o. sino a febbraio), Lallana e Ansu Fati sono i giocatori che si contendono le maglie dei ruoli offensivi sulla trequarti.

Molto spesso De Zerbi infatti ha schierato solo una punta: Danny Welbeck, Joao Pedro oppure Ferguson. Il Brighton varia dal 4-2-3-1 al 3-4-3, cercando di trovare la via del gol con un ricercato possesso palla. In fase difensiva, il pressing e l’aggressione sul pallone sono le chiavi del gioco di De Zerbi.

IL BRIGHTON NEL 2023/2024

Il Brighton al momento si trova in nona posizione in classifica. Il livello rispetto alla scorsa stagione si è alzato e le cessioni hanno penalizzato le prestazioni della squadra. Con 49 gol realizzati è il sesto attacco della Premier League, mentre i gol subiti non sono ai livelli delle prime sei squadre ma è nella media della metà classifica (44 gol subiti, sole 9 reti in meno rispetto alle 53 subite nella scorsa stagione).

In FA Cup il Brighton è stato eliminato recentemente dal Wolverhampton per 1-0 al quinto turno mentre in Coppa di Lega, nello scorso settembre, ha incassato una sconfitta contro il Chelsea, a Stamford Bridge, nei sedicesimi sempre per 1-0.

In Europa League ha passato il girone in prima posizione e si appresta ad affrontare agli ottavi di finale, nel doppio scontro, la Roma.