Nizza, il modello Ineos e la nuova ala: Calvin Stengs

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Inizia a prendere forma uno dei progetti a medio termine più attraenti nell’intero panorama calcistico del continente europeo, ovvero quello del Nizza targato Ineos. Dopo i fruttuosi investimenti in altre discipline sportive, su tutte nautica e ciclismo, il gruppo guidato da Jim Ratcliffe ha deciso, nel 2019 di comprare un club calcistico, scegliendo proprio i rossoneri. Il motivo della scelta è facile da spiegare. L’uomo più ricco di Inghilterra, trasferitosi a Monte Carlo a seguito della Brexit del 2016, ha accettato l’invito dell’ex presidente Jean Pierre Rivere ad aiutare il Nizza a uscire da una fastidiosa impasse creatasi con i proprietari sino-americani.

Jim Ratcliffe, uomo affascinato dalle grandi sfide, ha deciso, così, di sbarcare nel mondo del calcio, grande passione del fratello Bob, presidente del club nato nel 1904. Già proprietari del piccolo Losanna in Svizzera, i Ratcliffe hanno deciso di creare un vero e proprio gruppo, basato sul modello Red Bull, che coinvolga anche un club africano, ad Abidjan, tenendo come fiore all’occhiello proprio il Nizza.

IL MODELLO INEOS

Aiutati da infrastrutture già di alto livello, come il centro sportivo appena costruito e lo stadio Allianz Riviera, già teatro degli Europei del 2016, il proprietario britannico si è impegnato a strutturare un progetto che veda, nel lungo termine, gli aquilotti competere per le posizioni Champions League. Tuttavia, la strada scelta non è quella degli emiri parigini, costituita da investimenti faraonici. Il gruppo britannico ha intrapreso un percorso basato su una gestione oculata, bilanci in ordine, spese ingenti ma non folli, privilegiando giocatori giovani e affamati.

Dopo un primo biennio difficile, con la fortunosa parentesi Europa League condita da risultati altalenanti, che hanno portato all’esonero di Patrick Vieira, la stagione che si appresta ad iniziare costituirà il primo vero e proprio banco di prova per le ambizioni dei proprietari inglesi, non certo abituati a rimanere a bocca asciutta per troppo tempo.

IL SALTO DI QUALITA’

I primi segnali appaiono più che promettenti. Il braccio di ferro vinto con il Lilla per strappare il tecnico Christophe Galtier ai campioni di Francia è prova tangibile di quanto il progetto sia destinato a essere foriero di successi. L’ex allenatore del Saint Etienne, infatti, ha rinunciato a disputare la meritata Champions League con i dogues pur di abbracciare questa scommessa, rimettendosi totalmente in discussione.

Fonte: Get French Football News

La campagna acquisti condotta fino ad oggi risulta pienamente in linea con il modus operandi di Ineos e con le idee tattiche del tecnico campione in carica. Oltre all’arrivo di Melvin Bard, promettente terzino sinistro ventunenne proveniente dal Lione, i rossoneri hanno messo a segno un colpo intrigante ed affascinante: Calvin Stengs.

L’ALA GIUSTA

Pagato intorno a dodici milioni al club olandese dell’AZ Alkmaar, Stengs risulta essere il profilo perfetto per il 4-4-2 di Galtier. Non stupisce come l’allenatore marsigliese abbia valorizzato giocatori come Jonathan Bamba, Jonathan Ikoné, o, in prospettiva, Isaac Lihadji. In un sistema di gioco basato sulla intraprendenza e sulla fantasia delle proprie ali, Galtier ha sempre scelto profili adeguati alle caratteristiche che contraddistinguono l’esterno offensivo ideale secondo la sua visione.

Sconosciuto ai più ma molto apprezzato dagli addetti ai lavori, Stengs costituisce il prototipo dell’ala moderna. Capace di giocare in un 4-3-3, ma anche nel 4-4-2, l’olandese si caratterizza per velocità nelle medie distanze, rapidità nel breve con il pallone fra i piedi e capacità di scegliere fra un ampio bagaglio di soluzioni quando punta l’uomo. Nato in Olanda con radici del Suriname, il talento di Amstelveen compirà ventitré anni a dicembre ma è già stabilmente convocato dalla nazionale maggiore olandese e si è già messo in luce in quattordici occasioni in Europa League, realizzando due reti e fornendo tre assist.

Fonte: Scout Nation

Seppur venga bollato dai critici come monocorde nella scelta di partire a destra per accentrarsi poi sul mancino, piede favorito, è la intensità con la quale ripete questo movimento ad aver affascinato Christophe Galtier, che lo ritiene interprete ideale per il proprio canovaccio. L’imminente arrivo di Justin Kluivert, altro talento orange, darà sicuramente vita a un cocktail esplosivo, capace di scaldare i cuori dei tifosi della Costa Azzurra, vogliosi di tornare a respirare il calcio di alto livello.