Carl Zeiss Jena, respinta una richiesta in merito alle sanzioni collettive

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Arriva una dura batosta per il Carl Zeiss Jena. Il club di quarta divisione tedesca si è visto respingere la sua richiesta dalla Corte Federale di Giustizia (BGH nell’acronimo tedesco), in merito alle sanzioni collettive.

La notizia arriva dalla BILD, che ricostruisce in sintesi l’iter giudiziario della vicenda.

Facciamo un salto indietro di tre anni, tornando al 2018. Sono tre le partite incriminate dalla giustizia federale. Rispettivamente una in trasferta e due in casa. In occasione di questi match, i tifosi del Carl Zeiss Jena si sono resi partecipi di atteggiamenti vietati. Oltre ad aver acceso fuochi d’artificio, infatti, hanno anche lanciato oggetti in campo. Comportamenti che hanno determinato severe sanzioni nei confronti del club.

Il termine tecnico è “responsabilità oggettiva“. Secondo la legge, il club è responsabile del comportamento dei suoi tifosi. Non solo all’interno dell’impianto, ma anche nelle vicinanze, per incidenti di qualsiasi tipo. Di conseguenza, il tribunale sportivo della DFB ha condannato il club a una multa pari a quasi 25 mila euro.

Dichiaratasi contraria a queste sanzoni, la dirigenza del club si è rivolta prima alla Corte Federale della DFB, poi alla Corte Permanente di Arbitrato. Tuttavia, nessuno dei due organi ha dato ragione alle tesi della società. Accogliendo, di fatto, la decisione arbitrale e quella del tribunale sportivo.

Il Carl Zeiss Jena, però, non si è arreso, rivolgendosi anche all’Alta Corte Regionale di Francoforte sul Meno. Anche in questo caso, però, l’Alta Corte Regionale ha confermato il lodo arbitrale.

L’ultima spiaggia restava la Corte Federale di Giustizia (BGH). Il BGH avrebbe potuto annullare il lodo arbitrale, solo se questi avesse violato i principi elementari dell’ordinamento giuridico.

Ma visto che, di fatto, così non è stato, la decisione arbitrale è stata confermata e la richiesta del club respinta per l’ennesima volta.

Le sanzioni, comunque, sono da valutare a titolo preventivo. Ammissibile anche senza la conferma delle responsabilità del club.

Immagine in evidenza presa da pixabay con Google Creative Commons