Champions League 2023/24: l’inizio di una nuova era

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Una Champions League 2023/24 formalmente uguale, ma, a ben guardare, molto diversa. Una Champions League che guarda al prossimo futuro, in cui anche la formula adottata fino a questa stagione, 4 gironi da 8 per un totale di 32 squadre ai nastri di partenza, verra abbandonata. Si passerà a 36 squadre e ad un mucchio di novità.

Ma, prima di arrivare a cò, c’è un’intera edizione da vivere. Un’edizione che, se possibile, si presenta anche più ricca di novità. Martedì 19 settembre 2023, Milan-Newcastle e Young Boys-RB Lipsia apriranno ufficialmente i battenti della fase a gironi della Champions League 2023/24. Alle ore 18:45 si alza il sipario sull’edizione più atipica della Champions League degli ultimi 15 anni.

Un po’ una “fase preparatoriaai cambiamenti che avverranno dalla prossima stagione. Ma, soprattutto per i più romantici, un’edizione che si prospetta incredibilmente triste. Infatti, sarà la prima edizione ufficiale senza nè Messi, nè Ronaldo a prenderne parte. Ma non solo: fuori anche tantissimi altri giocatori che hanno fatto la storia di questa competizione.

Molto dipende dalla razzia di campioni internazionali, fatta dall’Arabia Saudita, che ha trascinato in Medio Oriente tantissime stelle degli anni passati. Galeotto fu Ronaldo, nel mese di gennaio.

CHI CI SARÀ

Andiamo con ordine, però. E partiamo da chi ci sarà anche quest’anno, come lo scorso anno. Ci sarà ancora la stragrande maggioranza della squadra campione in carica. Gundogan e Cancelo hanno cambiato maglia, trasferendosi al Barcellona, ma la loro presenza non è in dubbio. Mentre le assenze saranno quelle di Mahrez e Laporte, volati in Arabia Saudita, rispettivamente ad Al-Ahli e Al-Nassr.

Un po’ diverso il caso dell’altra finalista, l’Inter. I neroazzurri, tra elementi in uscita dalla Primavera, giocatori fuori dai piani e cessioni di lusso hanno lasciato partire quasi 60 giocatori in questa estate. Restano in sella Lautaro Martinez e Barella, candidati anche al Pallone d’Oro, così come Onana, anche se con la divisa del Manchester United. Ma tanti altri, per diversi motivi, non prenderanno parte alla parata delle stelle.

Ci saranno i due volti simbolo del calcio mondiale: Mbappé e Haaland, ancora con le maglie di PSG e Manchester City. Così come ci sarà Lewandowski, uno degli ultimi reduci della “vecchia guardia“, di cui parleremo tra poco. Insieme a lui anche il trio Kroos-Modric-Casemiro, con l’ultimo che però dallo scorso anno veste la maglia del Manchester United. E per un soffio ci sarà anche Sergio Ramos, che ha trovato l’accordo da svincolato col il Siviglia e partirà con gli andalusi dal girone B.

Confermata in blocco anche la formazione del Napoli: i big sono rimasti tutti, eccetto Kim, che però, con il Bayern Monaco, sarà comunque presente sin dai nastri di partenza.

CHI NON CI SARÀ

Ma passiamo ora agli assenti. Prendiamo le formazioni titolari di Barcellona e Real Madrid che hanno vinto la Champions League nel 2015 e 2016.

Per il Barcellona gli unici reduci sono ter Stegen e Rakitic: fa impressione come, nel giro di un anno, si sia volatilizzata la MSN. Prima Suarez, poi Messi e infine Neymar hanno abbandonato il Vecchio Continente. Jordi Alba e Busquets hanno seguito Messi negli States. Mentre, ma non è una novità, mancano anche Piqué, Mascherano, Dani Alves e Iniesta.

Per il Real Madrid le cose sono leggermente diverse. Come detto, resistono i tre centrocampisti e Ramos. Anche Carvajal e Pepe saranno presenti ai nastri di partenza. Ma, anche in questo caso, non c’è traccia del tridente offensivo. I 2/3 della BBC si sono trasferiti in Arabia Saudita. Mentre il terzo elemento, Bale, si è ritirato negli scorsi mesi. Navas è ancora al PSG, ma con un ruolo a dir poco marginale.

Indubbiamente, oltre a Messi e Ronaldo, l’assenza che pesa di più è quella del Pallone d’Oro in carica, Karim Benzema. Ma tra i “bottini di guerra” della Saudi Pro League ci sono anche Mané, Firmino, Fabinho, Kessié, Carrasco, Brozovic, Koulibaly, Mendy, Kanté, Henderson.

Molti anche i volti noti della Serie A che mancheranno l’appuntamento per vari motivi: Lukaku e Dybala, in quanto la Roma non si è qualificata per la “parata delle stelle“;stesso destino per Dzeko e il Fenerbahce. Mentre Ibrahimovic ha appeso gli scarpini al chiodo. La Lazio ci sarà, ma non con uno dei suoi volti simbolo: anche Milinkovic-Savic ha sposato il progetto saudita.

Infine, concludiamo con gli assenti illustri per quanto riguarda le squadre. Liverpool, Juventus e Chelsea non ci saranno. E con loro, giocatori del calibro di Van Dijk, Salah, Alexander-Arnold, Thiago Silva, Vlahovic, Chiesa, Sterling, Nkounkou e Szczesny.

CHE CHAMPIONS LEAGUE ASPETTARSI

Di sicuro non siamo qui a parlare di un brusco calo di qualità della Champions League, e dell’Europa tutta. Sicuramente ci saranno delle importanti novità, ma saranno legate più ai volti nuovi, che al valore dei giocatori. La sensazione è che le assenze maggiori, per quanto riguarda la Champions League, sono da cercare più nelle squadre che mancheranno, più che nei giocatori.

Certo, talenti come Messi, Suarez, Neymar, Ronaldo, Benzema fanno sempre bene al calcio. Ma, a ben guardare le rose, il grosso dei giocatori più qualititavi sono rimasti in Europa. Basti vedere le rose di Manchester City, Real Madrid e PSG per credere. Così come la rinascita delle italiane, capaci di piazzare 5 semifinalistie nelle tre competizioni europee lo scorso anno. O il sempre florido bacino del Barcellona, che ha pescato dal cilindro un altro “coniglio“: Lamine Yamal, classe 2007.

Con questi giocatori. E, soprattutto, con il progetto e la continuità delle big europee (probabilmente la grandissima pecca della Saudi Pro League, almeno per ora), non c’è da temere. L’edizione della Champions League 2023/24, per ora è non solo salva, ma anche con un florido futuro. Merito dei tantissimi calciatori, nati nel Terzo Millennio e cresciuti con il sogno di alzare al cielo la “Coppa dalle grandi orecchie“.