Chi è Remi Oudin, l’esterno pescato da Corvino

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CHI É REMI OUDIN- Il calciomercato, si sa, non si addormenta mai. Specie, in questo momento in cui si è entrati nelle ultime 48 ore della sessione estiva che ci accompagneranno al gong conclusivo, fissato alle ore 20 di giovedì 1 settembre. Dopo, spazio al campo. Adesso, però, è tempo degli ultimi acquisti per consegnare ai tecnici il miglior organico in modo tale da fronteggiare, nella miglior condizione possibile, una stagione atipica. Quindì, dirigenza al lavoro. Tra idee e opportunità, il Lecce, guidato dall’occhio sagace di Corvino piazza il colpo. Dopo gli arrivi altisonanti di Umtiti e Pongracic, è in atterraggio Remi Oudin, ala offensiva del Bordeaux in prestito secco.

CHI E’ REMI OUDIN, IL NUOVO ESTERNO DEL LECCE

Oudin nasce il 18 novembre 1996 a Chalons-en-Champagne, cittadina nel dipartimento del Marna. Chi lo conosce, racconta di lui come un ragazzo dalle innate qualità, sciorinate sin dai tempi delle giovanili al Metz prima ed allo Stade de Reims poi. Il medesimo club cui, dopo aver trascorso l’adolescenza calcistica nella formazione B (tra il 2014 ed il 2016), esordisce in prima squadra e ne diventa un punto fermo.

Da quell’esordio contro il Valenciennes datato 13 agosto 2016, Remi di strada ne ha fatta.  Dopo due buone stagioni in Ligue 2, in cui colleziona 48 presenze e 8 reti, arriva la promozione in Ligue 1 nella stagione 2017/18.  Le attenzioni, a quel punto, si fanno insistenti, ma Remi non delude.

La stagione 2018/19 è quella della manifestazione che, all’interno della Ligue 1, lui può alloggiare, anche ben fin figurando. Per conferme, dare un fugace sguardo ai suoi numeri: 37 presenze e 10 reti all’esordio, 26 apparizioni e 4 reti nella stagione successiva. Quella in cui si è diviso tra Stade de Reims (i primi sei mesi) e il Bordeaux, alla luce del trasferimento avvenuto nel gennaio 2020 per 10 milioni di euro.

L’avventura al Bordeaux vive di alti e bassi, anche se Oudin sciorina le proprie virtù ogni domenica.  L’instabilità economica del club, la ciclicità del cambio di allenatore, da Paulo Sousa a Petkovic fino all’attuale ct della Costa D’Avorio Gasset, sono elementi risultati poi rilevanti ai fini del raggiungimento dello status attuale del club.

Con indosso la maglia de Le Marinets et Blanc, Remi afferra il primo fallimento: in seguito ad una stagione rovinosa, nel maggio 2022 arriva la retrocessione in Ligue 2.  Il natio di Chalons assiste al decadimento di una nobile del calcio francese, la quale nell’attuale stagione proverà l’immediato ritorno in massima serie. Sebbene non potrà contare, però, su Oudin che, dopo 79 presenze e 9 reti, lascia il club per trasferirsi al Lecce, in Serie A.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Remi Oudin, 186cm e 79 kg, è un esterno dotato di buon fisico ed una valida disciplina tattica. Nato come ala destra, può agire, inoltre, come trequartista o esterno traslocato a sinistra. Usufruisce di entrambi i piedi, mostrando abilità anche in quello destro, sebbene sia il piede debole. Possiede altresì un’apprezzabile intelligenza calcistica ed  è competente anche nel disegnare parabole insidiose nei calci di punizione. Ma l’aspetto che fa da padrone nel classe ’96 è la sensibilità con cui accarezza ogni pallone, oltre ad un bagaglio tecnico superiore in raffronto a molti colleghi del ruolo.

IL RUOLO DI OUDIN NEL LECCE DI BARONI

Dunque, alla corte di Baroni è arrivato un calciatore in grado di issare la qualità all’interno della rosa e capace di aggiungerne elettricità ed esperienza. Aspetto, quest’ultimo, che difetta nel Lecce, alla luce dell’età media di 23,7 anni dell’organico. Oudin va a rimpinguare un reparto, quello degli esterni, in cui i salentini possono vantare Strefezza, Di Francesco e Banda. Chissà, vedremo in corso di stagione quali saranno i titolari cui il tecnico toscano farà affidamento. Al momento, però, è facile pensare ad un tridente composto da Ceesay al centro, coadiuvato sulle corsie esterne da Strefezza a sinistra ed Oudin a destra. L’ultima parola spetta a Baroni, l’unico avente il potere di decisione. Però, è difficile non applaudire la tempestività con cui Corvino ha approfittato dell’occasione presentatagli dal mercato. D’altronde, è colui che ha scoperto Jovetic e Vlahovic. Insomma, uno che di talenti se ne intende.

CosimoC
Scritto da

Cosimo Fratoni