Il presidente del Como, Suwarso: "Totti? Non siamo così estremi, non abbiamo bisogno di soldi per cedere Paz"

single

SUWARSO COMO - Negli ultimi giorni il panorama del calcio sta dando enorme visibilità a un rumor che potrebbe stravolgere la storia di questo sport per un precedente che sta insistentemente prendendo quota: il ritorno di Francesco Totti sul rettangolo verde. A 48 anni di età, Il Pupone ha chiarito che ci sarebbe qualche squadra interessata a lui. Tra i nomi possibili, si vociferava anche del Como, club neo-promosso e molto agguerrito in campionato, malgrado un avvio di stagione con difficoltà di adattamento alla massima categoria.

A sciogliere ogni riserva sul possibile ingaggio del classe '76 ci ha pensato Mirwan Suwarso, nominato da pochi giorni presidente del club lariano. Si tratta di una decisione contrastante rispetto alla scelta del CdA di lasciare la carica vacante per le scorse stagioni. Pertanto, lo stesso Suwarso ha rilasciato una lunga intervista a La Provincia di Como per chiarire le motivazioni di tale incarico e per parlare di mercato, tra Totti e, più concretamente parlando, le possibilità riguardanti il futuro del talento cristallino di Nico Paz. Di seguito riportate le sue parole

LE PAROLE DI SUWARSO, PRESIDENTE DEL COMO

LA NOMINA DA PRESIDENTE - “Diciamo che l’ingresso in serie A ha portato a un nuovo capitolo nelle relazioni, con il palazzo o con gli altri club. E diciamo che così è più facile interagire con le varie componenti e si dà un segnale di chiarezza. È una carica importante, fa parte della storia del club, e se possibile aumenta anche un po’ le responsabilità.”.

BILANCIO IN SERIE A - “Soddisfatto? Direi di sì. La squadra ha un gioco attrattivo, diverte, abbiamo una bella immagine e la classifica non è male, anche se per quella bisogna aspettare di fare un po’ di strada. Ma va bene. Il nostro obiettivo di stagione è la salvezza, siamo in linea. Io parto da un dato importante, che non tutti forse sanno: siamo la settima squadra per occasioni create, e la settima squadra per azioni concesse agli avversari. Vuol dire che creiamo tanto e che concediamo poco. Ora c’è da finalizzare di più sotto porta ed evitare, come succede, che le azioni degli avversari finiscano spesso in gol. Ma siamo sulla strada giusta”.

PAZ - “Sapevamo fosse forte. Ci ha messo indubbiamente poco a dimostrarlo. Noi siamo una società che non ha bisogno di soldi, dunque già una delle dinamiche che portano alle cessioni dei gioielli, cade. Possiamo ragionare con calma. Nel calcio never say never, ma possiamo essere sereni”.

TOTTI - “Possiamo essere estremi, ma non a quel livello...”.

SimoneS
Scritto da

Simone Rippa